Il primo appuntamento con Viva Mogol! si è concluso sul piccolo schermo di Rai 1 ieri sera, sabato 24 settembre 2016: la serata, ricca di musica, omaggi e un vagone carico di ricordi ed emozioni bellissime, ha saputo convincere il pubblico del primo canale nazionale, entusiasta e commosso nel commentare sui social network, in particolare su Twitter. L’attesa della seconda serata è già trepidante: è stato lo stesso Andrea Fabiano – direttore di Rai 1 – a intervenire sui social con un tweet per ricordare a tutti la seconda parte della scaletta di Viva Mogol!, che prenderà il prossimo 1 ottobre 2016. “Grazie a rutti per aver vissuto e condiviso qui le vostre emozioni per questa prima serata di #VivaMogol #Mogol” ha scritto infatti Fabiano, per poi aggiungere “A sabato prossimo @RaiUno” (clicca qui per vedere il cinguettio direttamente dalla sua pagina ufficiale). L’account Twitter del primo canale nazionale, inoltre, ha aggiunto: “#Mogol e Giletti vi aspettano sabato prossimo 1 ottobre con tanti altri ospiti d’eccezione, sempre si #Rai1 e @Radio2”. Curiosi di scoprire chi altri ci sarà? Clicca qui per vedere il tweet direttamente dalla pagina social ufficiale di Rai 1.
Serate come quella vissuta ieri su Rai Uno con Viva Mogol! sicuramente fanno bene al mondo della musica e dello spettacolo anche perchè regalano ai più giovani la possibilità di conoscere quelli che sono dei veri e propri pezzi di storia. Mogol ha scritto una pagina indelebile di quello che è il percorso della musica italiana. Abbiamo visto tantissimi artisti che si sono alternati sul palcoscenico per cantare brani soprattutto di Lucio Battisti che con Mogol ha avuto un sodalizio durato moltissimi anni. Abbiamo avuto anche l’opportunità di assistere a storie molto interessanti che riguardavano proprio il passato di questo meraviglioso cantante e di quel momento in cui un dottore, presente in collegamento, gli aveva consegnato l’ultima lettera scritta per lui da Mogol. Si è poi parlato anche di un momento molto triste e cioè del suicidio di Luigi Tenco avvenuto durante l’edizione di Sanremo 1967 nell’hotel che ospitava gli artisti della manifestazione. In studio per commentarlo c’è stato anche Gino Paoli che ha parlato anche di quello sparo di pistola che si rivolse al petto anni prima in un gesto in cui provò, senza riuscirci ovviamente, a togliersi la vita. Una serata che è stata molto emozionante e non solo per la musica.
Dopo aver aperto la serata del Viva Mogol! torna sul palcoscenico Eros Ramazzotti e si parla anche della Nazionale cantanti con la quale si sono raccolti addirittura novanta milioni di euro per i bambini malati, un risultato davvero incredibile. Il cantante romano si esibisce con una sua canzone ”Sbandando”, uscita nell’ultimo album del 2015 ”Perfetto”. Franco Battiato poi canta un altro splendido pezzo e cioè ”Impressioni di settembre” dei . L’uomo si presenta seduto su quello che sembra essere un divano arredato con un tappeto con delle grandi cuffie, insieme a lui c’è un tastierista. La sua esibizione è veramente piena di poesia e il pubblico quando può lo accompagna con grandi applausi. C’è da dire che anche l’orchestra, accompagnata da diversi violini, sta facendo un lavoro straordinario questa sera. Torna Massimo Ranieri per cantare un altro splendido pezzo interpretato dal meraviglioso Lucio Battisti e cioè ”Io vivrò senza te”. – A Viva Mogol! si susseguono artisti italiani di grandissimo calibro per raccontare la storia della nostra musica. Ora è il momento di Edoardo Bennato che con tanto di armonica oltre alla chitarra intona ”Motocicletta 10 hp” di Lucio Battisti. Viene poi mostrato un video di repertorio dove Lucio Battisti canta una versione francese di ”Il mio canto libero”. A cantare ”Emozioni” è invece Simone Cristicchi che ha sempre dimostrato di avere uno stile tutto suo. L’artista che non si vedeva da tempo si presenta completamente diverso con i capelli più corti e una barba brizzolata incolta. La sua voce è splendida davvero. Questa serata sta regalando davvero grandi emozioni e Giletti sottolinea come anche Mogol sia stato molto preso da questa canzone come raramente in tutta la serata. Staremo a vedere cosa accadrà da qui alla fine di questo viaggio nella musica italiana. – – Un altro pezzo di storia della musica italiana sale sul palcoscenico di Rai Uno durante Viva Mogol! si tratta del grandissimo Gino Paoli. Sono moltissimi gli aneddoti che escono dal passato e che ci parlano di un mondo molto interessante. Si parla di Luigi Tenco e di un Sanremo dove Mogol decise di non essere presente anche se aveva tre brani scritti da lui in gara per dimostrare all’artista che non era molto felice della sua partecipazione al Festival per vari motivi. Spiega che era in casa di sua madre e vide per caso in televisione passando dal soggiorno proprio Tenco che cantava con una maschera drammatica una canzone che era allegra. L’artista si suicidò nell’albergo di Sanremo proprio durante quella edizione, dicendo addio così a un mondo a cui aveva regalato la sua splendida voce. Proprio Gino Paoli canta una splendida canzone che Mogol scrisse per Luigi Tenco, ”Se stasera sono qui”.
A Viva Mogol! è il momento di un’altra grande voce quella di Nina Zilli. Questa si presenta con uno splendido vestito azzurro per cantare ”Insieme” che Lucio Battisti cantava insieme a Mina e che scrisse proprio Mogol. Simpatico poi Giletti quando dice che il paroliere gli ha confidato che avrebbe preferito avere per tutta la puntata vicina Nina Zilli, stasera veramente bellissima, piuttosto che lui. Ora tocca a Massimo Ranieri pronto a portare sul palcoscenico un altro grande pezzo della musica italiana, ”La voce del silenzio”. Dopo aver cantato Ranieri definisce Mogol un genio e dice che si ritiene privilegiato di poter cantare queste canzoni e poi lo ringrazia in prima persona. Anche Massimo Ranieri racconta una parte della storia condivisa nel passato con questo grandissimo scrittore ed è emozionato visibilmente. Massimo Giletti saluta gli amici di Radio 2 che seguono poi arriva Nek per cantare un altro splendido brano. Si tratta di “Io non so parlar d’amore” cantata da Adriano Celentano.- – Arriva un momento molto emozionante a Viva Mogol! con il paroliere che racconta quando mandò una lettera a Lucio Battisti proprio poco prima della sua morte e di tutto il dolore che provava per questa situazione. In collegamento c’è proprio il dottore che consegnò la lettera aLucio Battisti e con cui Mogol non ha mai avuto il piacere di parlare. L’uomo, molto commosso, spiega che la lettera gli fu recapitata da una collega di un’altra divisione dell’ospedale dove Battisti era degente. Lucio era cosciente e gli occhi di Mogol si riempiono di lacrime. Il dottore dice che Battisti ha versato delle lacrime dopo aver letto il messaggio di Mogol. Claudio Santamaria legge poi una splendida lettera scritta da Adriano Celentano proprio a Lucio Battisti. La lettera è davvero commovente e la voce anche di Santamaria si fa piano piano tiepida. Sul palcoscenico poi c’è Loredana Bertè per cantare ”L’arcobaleno”. Gilletti dice che nessuno voleva cantare ”Pensieri e Parole” per non confrontarsi con Lucio Battisti, ma che poi hanno trovatoRiccardo Cocciante pronto ad esibirsi con questa splendida canzone. – Tocca ad Arisa sul palcoscenico di Rai Uno per Viva Mogol! La ragazza canta ”Io vorrei.. non vorre.. ma se vuoi” di Lucio Battisti, ovviamente scritta da Mogol. E’ un momento carico di emozione con un testo bellissimo che fa commuovere il pubblico. E’ splendido poi guardare Mogol che vicino a Giletti si emoziona per le canzoni e le accenna pure lui. Rita Pavone è l’ennesimo splendido artista di questa serata, porta “Eppur mi son scordato di te” di Lucio Battisti. La cantante racconta anche che quell’anno era in concorrenza con Battista al Festival di Sanremo. La Pavone poi dice che è un Giacomo Puccinidella musica pop, poi canta ”L’immensità”. A sorpresa torna sul palco Gianni Morandi per duettare con lei. Alla fine dell’esibizione è una vera e propria standing ovation con anche Giletti e Mogol in piedi per battere le mani.
Gianni Morandi a Viva Mogol! racconta di quella chiamata che gli fece Mogol per formare la Nazionale dei Cantanti. Morandi poi canta, facendo battere le mani al pubblico, la canzone ”Marinaio”. Poi si ferma chiedendo a Mogol una parola su cui ha un dubbio per creare un siparietto, simpaticamente Mogol dice che non se la ricorda. Mogol poi racconta che un uomo un giorno l’ha fermato per strada tenendo a sottolineare che aveva scritto più canzoni di lui, ma che nessuno le conosceva. Morandi dice che Mogol ha messo tantissime parole in bocca alle persone, ma questo gli ribadisce che lui ci ha messo parte della musica. E’ il momento di ricordare un altro grandissimo della musica italiana che però purtroppo non c’è più. Si torna a parlare di Lucio Dalla con Gianni Morandi che interpreta ”Vita” canzone cantata sempre in coppia con il grande cantante bolognese. Poi proprio il paroliere canta insieme a Morandi ”La prima cosa bella” di Nicola Di Bari anche se l’accenna solamente e l’ascia spazio al cantante. Gianni poi chiede a Terence Hill di tornare sul palco per stringergli la mano. Proprio quest’ultimo racconta le sue emozioni e i suoi gusti musicali, scherzando e attribuendo ”Una lacrima sul viso” a Morandi, ovviamente la cantava Bobby Solo ma anche questa era stata scritta da Mogol. I due poi salutano il pubblico ed escono dalla scena. – Già da questo inizio della trasdmissione Viva Mogol!abbiamo capito che stasera saranno veramente tantissime le canzoni. Abbiamo visto infatti succedersi sul palcoscenico due artisti incredibili come Eros Ramazzotti e Giuliano Sangiorgi interpretare canzoni scritte da Mogol per Lucio Battisti. Massimo Giletti racconta che Mogol ha convinto Lucio Battisti di andare da Milano a Roma a cavallo. Sono splendide le parole dello stesso Mogol che racconta questa splendida avventura. Sottolinea che Battisti gli disse che non sapeva andare a cavallo e lui gli rispose di imparare. Dice che Battisti aveva una capacità incredibile di imparare e che si allenarono insieme. Ci misero ben ventiquattro giorni. Mogol chiede anche a Giletti se vuole sapere cosa pensa il cavallo quando un uomo gli sale in groppa. Dice che la prima cosa che pensa è se comanda lui o chi gli è salito sopra. Arriva poi Gianni Morandi che canta Canzoni Stonate.
Massimo Giletti ha introdotto la serata Viva Mogol! che va in onda stasera su Rai Uno. Racconta che stasera saranno presentati dei documenti inediti di un autore che ha venduto duecentocinquanta milioni di dischi nel mondo con canzoni scritte da lui. C’è anche il pubblico delle grandi occasioni e ci saranno tanti amici di Mogol come Terence Hill che sarà come nessuno l’ha mai visto. Ci sarà anche l’attore Claudio Santamaria che ha vinto il David di Donatello come miglior attore protagonista con il film ”Lo chiamavano Jeeg Robot” per la regia di Gabriele Mainetti. Sul palco inoltre si esibiranno tantissime star della musica come Gino Paoli, Ornella Vanoni, Edoardo Bennato, Arisa, Franco Battiato, Gianna Nannini, Eros Ramazzotti, Giuliano Sangiorgi, Nina Zilli e tanti altri ancora che saluteranno proprio Mogol. Staremo a vedere quello che accadrà, ma siamo sicuri che stasera ci saranno davvero molte emozioni per un evento dedicato agli amanti della musica. La prima esibizione è di Eros Ramazzotti che canta ”I giardini di marzo” di Lucio Battisti e scritta proprio da Mogol.- E’ iniziata la serata di Viva Mogol! con sul palcoscenico proprio Mogol stesso. Viene introdotto un video da Massimo Giletti che fa scoprire al pubblico la passione per i cavalli proprio di Mogol e nel quale lo si vede cavalcare insieme all’amico Terence Hill che poi arriva sul palcoscenico. Proprio l’attore spiega chi è per lui Mogol, definendolo sensibile e che ogni tanto quando gli capita scrive qualche canzone niente male scatenando ovviamente gli applausi di tutto il pubblico. Si affronta il tema della natura come centrale nelle canzoni scritte per Lucio Battisti. Ora sul palcoscenico c’è Giuliano Sangiorgi con un pianoforte. Il cantante si esibisce con ‘‘E penso a te...’ altro grande successo di Lucio Battisti che ha scritto Mogol. Dopo il leader dei Negramaro canta una splendida versione adattata al suo modo di far musica de ”Il mio canto libero“.
Ancora pochi minuti d’attesa e poi avrà inizio su Rai Uno Viva Mogol, il programma condotto da Massimo Giletti dedicato al grande paroliere autore di moltissimi successi della canzone italiana. Indimenticabile e fruttuoso il suo sodalizio con Lucio Battisti, Giulio Rapetti in arte Mogol, ha collaborato con molti altri grandi artisti: a partire da Riccardo Cocciante e Bobby Solo, passando per Mango e Gianni Bella, e finendo a Gigi D’Alessio e Anna Tatangelo. Tantissimi (per la precisione 100) gli ospiti che nell’arco di due serate renderanno il loro omaggio al grande Mogol. E probabilmente non saranno comunque abbastanza per ricordare tutti i capolavori, i pezzi d’arte pura trasferiti in musica e parole rappresentati da Mogol. Ma per il momento ci accontentiamo: la prima di due serate dedicate a Mogol sta per cominciare…
Gianni Bella sarà uno degli ospiti della prima puntata di Viva Mogol!, in onda stasera su Rai 1. Mogol, nato come Giulio Rapetti è un paroliere, scrittore e produttore discografico noto al grande pubblico in particolare per il lungo sodalizio artistico con Lucio Battisti. Proprio per quanto riguarda Mogol, Chiara, figlia di Gianni Bella, nell’intervista alla Gazzetta di Parma ha sottolineato come tra i due artisti ci sia un’amicizia di vecchia data, mai venuta meno nel corso del tempo. Ha quindi ricordato l’importanza per il padre del progetto legato alla Nazionale cantanti, con il quale ha potuto fare per anni solidarietà unendo questa funzione sociale essenziale alla possibilità di fare sport, divertendosi con i vecchi amici del suo stesso ambiente. Infine la figlia di Gianni Bella ha ricordato come il padre abbia sempre tenuto particolarmente al suo studio di registrazione, tanto da decidere di rilanciarlo dopo la malattia grazie ad un accordo con due etichette emiliane indipendenti, la Level49 e la Sfem.
Questa sera, sabato 24 settembre 2016, su Rai Uno va in onda la prima parte della trasmissione Viva Mogol! condotta da Massimo Giletti. Uno spettacolo musicale imperdibile nel quale saranno presenti quasi cento artisti pronti ad omaggiare il genio del paroliere, scrittore e produttore discografico milanese Mogol. Un riconoscimento doveroso di un’artista che diede vita ad una incredibile collaborazione con il compianto Lucio Battisti dando alla luce una serie infinita di hit che hanno fatto la storia della musica italiana e non solo, in occasione del suo ottantesimo compleanno.
Un incredibile spettacolo dedicato al grande Mogol che la Rai propone in due serate, in cui saranno presenti tantissimi artisti (ne sono stati calcolati esattamente cento). Soltanto per citarne alcuni, ricordiamo i cantanti Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Edoardo Bennato, Riccardo Cocciante, Gianna Nannini, Massimo Ranieri, Gino Paoli, Ornella Vanoni, Loredana Bertè, Rita Pavone, Gianni Bella, Maurizio Vandelli, Tony Renis, Patty Pravo, Bobby Solo e tanti altri ancora. Ce ne saranno anche alcuni dell’ultima generazione come Giovanni Caccamo e Francesca Michielin ma anche star del mondo dello spettacolo come Terence Hill, Raoul Bova e Catherine Spaak. Naturalmente nel corso della serata i tanti cantanti presenti interpreteranno alcune delle più famose canzoni firmate da Mogol come I giardini di Marzo affidato a Eros Ramazzotti, Pensieri e parole a Riccardo Cocciante, Un’avventura affidata a Gianna Nannini, a Patty Pravo toccherà cantare Il paradiso mentre a Massimo Ranieri La voce del silenzio. Insomma, un grandissimo spettacolo.
Giulio Rapetti in arte Mogol è nato a Milano nell’agosto del 1936. Suo padre Mariano era un importante dirigente della casa editrice musicale Ricordi. Insomma si può considerare un vero e proprio figlio d’arte anche perché lo stesso Mariano negli anni cinquanta è stato un apprezzato paroliere. Seguendo le orme del padre, Mogol incomincia a scrivere testi di canzoni a partire dal 1955. Tra le curiosità c’è da rimarcare come il nome d’arte gli venne scelto dalla Siae nel 1959 che lo scelse in una lunga lista che lo stesso Mogol aveva inviato alla società. Il primo brano che scrisse fu Briciole di baci nel 1960 che venne interpretato da una certa Mina. Il primo grande successo arrivò però l’anno seguente con il pezzo Al di là con cui Luciano Tajoli e Betty Curtis vinsero il Festival di Sanremo. Nel 1964 trionfò nuovamente a Sanremo con Una lacrima sul viso affidata a Bobby Solo mentre l’anno seguente incontrò Lucio Battisti dando vita ad una collaborazione artistica senza eguali. Insieme incominciarono a sfornare pezzi che ebbero subito un grande impatto sul pubblico italiano come Balla Linda, 29 settembre poi affidata all’Equipe 84. Battisti scriveva le canzoni mentre i testi venivano affidati a Mogol per un connubio che divenne centrale nella musica italiana a partire dagli anni sessanta e per tutti gli anni settanta. Tra i pezzi più famosi Un’avventura, Emozioni, Il mio canto libero, Una donna per amico, Ancora tu, Si viaggiare e tanti altri ancora. I due fondarono anche una casa discografica, la Numero Uno. Il connubio si ruppe nel 1980 per dissensi sui proventi dei loro successi. In questo periodo Mogol inizia una collaborazione con altri artisti emergenti come Riccardo Cocciante e Gianni Bella senza dimenticare Mango con cui compose pezzi come Oro, e soprattutto Adriano Celentano con i brani Io non so parlare d’amore e L’arcobaleno. Molto attivo nelle opere di beneficenza con la Nazionale cantanti e non solo, Mogol negli ultimi anni ha firmato alcuni ottimi brani come Musica e speranza per Gigi D’Alessio, Essere una donna per Anna Tatangelo e gli è stata conferita la laurea magistrale Honoris Causa in Teorie delle Comunicazioni dall’Università di Palermo.