Top Gun è il titolo del leggendario film del regista Tony Scott. Fin dall’inizio venne apprezzato dal pubblico di tutto il mondo e l’affetto per questo film è tale che la QMI/Stardust ha deciso di far rivivere le emozioni della pellicola riproponendolo, da oggi fino al 28 settembre, in un inedito e spettacolare formato 3D, festeggiando così il trentesimo anniversario dell’uscita del film.



Uno dei retroscena su questo film racconta che Scott promise al giovane Tom Cruise che, se avesse accettato di recitare per lui, avrebbe avuto un tale successo che si sarebbe potuto comprare la Ferrari gialla che aveva sempre desiderato. I fatti gli diedero ragione. Sette giorni dopo l’uscita del film Tom Cruise sfrecciava con il suo bolide tra le vie di Hollywood come una stella nascente.



Il film racconta dell’amicizia tra Tom Cruise e Anthony Edwards, rispettivamente pilota e navigatore dei caccia F-14, nonché cadetti della prestigiosa scuola per i Top Gun, dove vengono istruiti i migliori piloti dell’aereonautica militare. Una delle istruttrici della scuola è l’affascinante Kelly McGillis (Charlie), di cui fin da subito si innamorerà perdutamente Tom.

La pellicola deve il suo successo all’equilibrio dei temi affrontati. Da una parte ci sono le scene di combattimento nei cieli con gli F-14, che soddisfanno la parte “macha” degli spettatori; dall’altra invece il pubblico femminile può concentrarsi sulla storia d’amore dei due bellissimi protagonisti. La sfida per il primato di miglior pilota vedrà Tom sfidare un altro sex simbol: Val Kilmer, soprannominato Iceman per il suo sangue freddo in volo. Il giovane Cruise invece è di carattere opposto. Si tratta infatti di un genio alla guida del caccia, ma anche di un ribelle, e questo carattere strafottente, che nasconde in realtà paure e un desiderio di rivalsa, lo faranno scontrare con i diversi istruttori. Tom (Maverick) sarà costretto ad affrontare gli spettri del suo passato e maturerà grazie all’amicizia di Anthony (Goose) e alle lezioni del capo della Tom Gun: Tom Skerritt (Viper), che gli insegnerà a diventare non solo un pilota, ma anche un uomo migliore, capace di affrontare sia i fatti tragici della vita, che i temibili Mig russi, acerrimi nemici di volo degli F-14 americani.



Tra le scene che questo film regala alla storia del cinema c’è sicuramente la partita tra Maverick e il suo amico Goose contro la squadra di Iceman. Tutti sono rigorosamente a petto nudo e indossano un paio di Rayban, diventati dopo quel film segno distintivo dei veri uomini. Anche la storia d’amore tra la bionda Charlie e Maverick ha regalato momenti diventati celebri. All’inizio l’istruttrice appare fredda e distaccata non volendo impegnarsi nella storia con il cadetto, e addirittura proverà a sfruttare le informazioni che il pilota conosce sui Mig per essere promossa e andare a Washington. Cederà infine al fascino dell’impulsivo Maverick durante un romantico appuntamento in moto sulle note di “Take my breath away”, grazie a cui il film vinse l’Oscar per la miglior canzone.

Il finale, nessuno si illuda, è quella del classico film americano, un po’ troppo propagandistico; in fondo Tony Scott prima di dirigere questo film era un regista pubblicitario. Comunque ormai è stato dimostrato che il pubblico desidera il lieto fine e su questo punto infatti si è storicamente divisa la critica cinematografica che non ha apprezzato il film, dalla passione del “popolo” che lo ha invee accolto e apprezzato.

Si può però riconoscere che un film che ha attraversato indenne tre decenni di storia e che è ancora in grado di emozionare un pubblico ampio ha, di fatto, degli elementi di valore che lo rendono un film degno di nota. L’invito è quindi di rivederlo, stando sicuri che non si verrà delusi, soprattutto grazie alla nuova versione, che permetterà agli spettatori di sentirsi sul leggendario F-14 Tomcat, insieme a Tom Cruise.