Il concerto ala Festa del Pd ha messo tutti d’accordo: Gigi D’Alessio e i debiti sono stati al centro della querelle nel mondo dello spettacolo in questi ultimi giorni. A Pomeriggio 5 il cantante ha risposto con un’intervista registrata proprio davanti al concerto avuto sabato scorso alla Festa del Pd a Torino: “ho pensato non fosse giusto avere rispetto per una sola persona, e non averne per tanti altri”, ha detto Gigi dopo il gran questionare rispetto al suo invito in un primo momento “stralciato” dagli organizzatori della Festa dell’Unità. Il cantante viene “consigliato” di non partecipare all’invito della Festa che però il cantante, dopo aver contrattato con il Pd stesso del Piemonte, non accetta andando invece dai fan accorsi in numero importante per vedere le sue canzoni dal vivo. «Ho risolto tutto, abbiamo convenuto tutti che per il bene dei fan non era giusto non farmi venire a questa Festa. Tutto risolto, i miei fan mi amano ed è questo quello che conta». Il mistero rimane, ma almeno il concerto si è tenuto…
Sarà Pomeriggio 5 il luogo dove Gigi D’Alessio proverà a difendersi dopo le accuse e il cancan mediatico generato da un articolo del 1 settembre scorso dove il Corriere della Sera indicava una cifra altissima di debiti che il cantante doveva a vari enti. Con quei soldi si è montato un caso mediatico che il cantante marito di Anna Tatangelo ha provato a smorzare con una lettera aperta sempre al Corriere della Sera: «L’ingiusto sciacallaggio mediatico che sto subendo, è dovuto al fatto di essere stato accompagnato in investimenti sbagliati e a mutui contratti con istituto di credito. Vorrei ricordare che i mutui vengono erogati solo se c’è l’acquisto di un bene, con lo stesso a garanzia del dovuto. Ma non per questo chiunque lo faccia viene crocefisso come accaduto a me”». Il buco finanziario che ha fatto scalpore – visto che si tratterebbe di 25 milioni di euro di debiti – viene spiegato da Gigi D’Alessio stesso al termine della lettera e molto probabilmente verrà ribadito nell’intervista tra pochi minuti a Pomeriggio 5. « a proposito del “buco” finanziario (stimato in circa 25 milioni di euro), sarebbe di gran lunga inferiore a quanto riportato, e sottolineo di essermi assunto l’onere di voler assolvere a tali responsabilità. A quelli che mi attaccano deridendomi, vorrei ricordare che il lavoro è creato dall’impresa, ed io pur esponendomi ai rischi che ciò comporta, ho comunque creato lavoro per tante persone nell’indotto delle mie attività».