Continua la messa in onda della serie tv political drama che vede protagonista l’attrice Téa Leoni: anche oggi, martedì 6 settembre 2016, il piccolo schermo di Rai 2 manderà in onda un nuovo episodio di Madam Secretary durante il quale Elizabeth si troverà a gestire una nuova emergenza, alla quale dovrà fare fronte forte del suo ruolo di Segretario di Stato. Mentre qui sotto trovate tutte le anticipazioni relative alla puntata dal titolo “”Un’altra Bengasi” (al via partire dalle 17.10), una piccola curiosità che riguarda da vicino i due attori principali della serie, la protagonista e Tim Daly, che veste i panni del marito Henry McCord. I due sono una coppia sul piccolo schermo, e – proprio come è successo a tanti altri personaggi famosi (vedi per esempio Kit Harington e Rose Leslie, alias Jon e Ygritte di Game of Thrones) – stanno insieme anche nella realtà, dal 2014. La loto storia, dunque, sfarà sognare per qualche ragione in più…



Alle 17:10 di oggi, martedì 6 settembre 2016, Rai 2 trasmetterà un nuovo episodio di Madam Secretary, in prima Tv assoluta. Si tratta della seconda puntata, dal titolo “Un’altra Bengasi“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati ieri: Elizabeth McCord (Téa Leoni) è ormai a suo agio con la sua nuova vita di docente statale e sono ormai lontani i giorni in cui lavorava per la CIA come analista. Quella sera, mentre si trova a cena con degli amici, viene informata che l’aereo del Segretario di Stato è finito in mare e che se n’è persa ogni traccia Al mattino successivo, il Presidente degli Stati Uniti in persona, Conrad Dalton (Keith Carradine), le richiede di prendere il posto di Segretario, informandola anche che il Paese sta cercando di portare a termine delle trattative con la Siria. I giovani Ethan (Scott Lindley) e Tyler Cole (Sean Kleier) sono infatti stati imprigionati e rischiano l’esecuzione a breve. Elizabeth mette quindi a punto un piano per ottenere la loro libertà, ma fa l’errore di contraddire il Capo Gabinetto Jackson (Zeljko Ivanek) durante la riunione e viene rimessa subito al suo posto. A poche settimane di distanza, Elizabeth inizia a chiedersi se abbandonare la fattoria e trasferirsi in città sia stata la cosa migliore per i figli. Mentre discute con il marito dei cambiamenti, il suo amico George (William Sadler) l’avvisa di essere sicuro che l’incidente aereo del precedente Segretario non sia un incidente e che qualcuno interno alla Casa Bianca l’ha voluto far fuori. Ha infatti decifrato parte della sua corrispondenza ed ha scoperto che doveva incontrare qualcuno in Venezuela. L’operazione per estrarre Ethan e Tyler non va a buon fine a causa delle informazioni sbagliate sulla posizione del carcere. Subito dopo, Elizabeth riceve un’email con un video in cui i due ragazzi ammettono di essere delle spie americane e di aver cercato di rovesciare il governo siriano. Il tentativo di Eizabeth di rimediare le cose fallisce perché il Presidente decide di appoggiare l’idea di Russel. Grazie ad Henry (Tim Daly), Bess decide di proseguire con il proprio piano e riprende i contatti con Andrew Durchenko (Michael Aronov), una spia russa che conosceva diverso tempo fa. Dato che la presenza di Jackson limita il suo dialogo diretto con il Presidente, Bess decide di infrangere il protocollo e presentarsi direttamente nei suoi appartamenti. Chiede a Dalton di darle la fiducia necessaria per tirare fuori i ragazzi a modo suo ed anche se il Presidente accetta, le viene ricordato che in caso di fallimento perderà il lavoro. Tramite i contatti di Durchenko riesce ad arrivare alle persone giuste per ottenere che i ragazzi vengano messi sull’aereo per tornare a casa. Scopre anche che la stampa non ha alcuna intenzione di dare risalto al suo incontro con Nugunda (Ato Essandoh), il Re africano. Bess decide quindi di accettare l’aiuto di una consulente d’immagine, in modo che tutti i media parlino solo del suo cambiamento. Quella sera ottiene così la massima attenzione da parte dei media ed anche a coinvolgere Nugunda in un piano che limiti la diffusione dell’AIDS nel suo Paese. Tornata a casa, Henry la informa tuttavia che George è morto in un incidente stradale, ma Bess sa benissimo che non si tratta di un caso.



Quando una grande folla circonda l’ambasciata degli Stati Uniti in Yemen, Benn è costretta a sfruttare tutte le proprie abilità di ex analista della CIA per evitare che avvenga un’altra Bengasi. Chiede all’ambasciatore di lasciarle gestire la cosa, ma l’uomo rifiuta perché ritiene che la sua presenza sia più utile per lo scenario politico. Anche la sua richiesta di inviare delle truppe supplementari viene rifiutata ed è quindi costretta ad usare le proprie fonti per ottenere un dettaglio privato sulla sicurezza militare. Le sue paure si realizzano quando l’ambasciata viene bombardata. La PMC tuttavia riesce a portare all’esterno l’ambasciatore, anche se una perdita viene comunque registrata.

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