Fra gli ospiti di Music, la nuova trasmissione di Paolo Bonolis in onda su Canale 5, ci sarà Manuel Agnelli, musicista e produttore discografico italiano frontman della band Afterhours. 

Nato a Milano nel 1966, Manuel Agnelli cresce nel vicino comune di Corbett; consegue il diploma agrario presso l’Istituto tecnico Bonfantini di Novara e subito dopo sceglie di terminare gli studi e dare spazio alle proprio ambizioni musicali coltivate ormai da più di qualche anno. Nel 1985, dunque, fonda un gruppo con Lorenzo Olgiati e Roberto Girardi che prende il nome di Afterhours, dal nome di un pezzo dei Velvet Underground a cui i tre membri si ispiravano. Due anni dopo per i giovani Afterhours è già la volta del primo 45 giri “My Bit Boy”, a cui fa seguito l’album All the good children go to the hell. In questo primo lavoro, vengono fuori già i tratti distintivi della musica del terzetto milanese, che si ispira ai nascenti gusti indie/alternative rock in America. L’originalità ed il coraggio degli Afterhours nell’affrontare questo genere gli valgono un grande plauso dalla critica, in particolare dalla nota rivista Il mucchio selvaggio, che giudicherà il lavoro uno dei migliori album italiani del decennio. La formazione del gruppo, intanto, inizia a cambiare frequentemente fra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, tanto che non si sa ancora se alcuni musicisti siano stati solo turnisti o membri effettivi del gruppo per un lasso di tempo. In ogni caso Manuel Agnelli, anche nel secondo album pubblicato nel 1990, rimane il principale compositore ed il leader a tutti gli effetti degli Afterhours, che intanto iniziano a praticare le atmosfere introspettive e psichedeliche con l’album During Christine’s Sleep. Importante è l’ingresso nel gruppo del chitarrista Xabier Iriondo, che spinge la band, di comune accordo con Agnelli, a provare qualche canzone in italiano a differenza di quanto avvenuto nella prima parte della storia degli Afterhours. 



L’esordio in italiano avviene con l’interpretazione di Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano, a cui segue la registrazione di un album tributo ad Ivano Fossati. Con “Germi” e “Hai paura del buio?” del 1995 e 1997 gli Afterhours raggiungono una discreta maturità artistica; le melodie sembrano più convincenti, le atmosfere si indirizzano verso il punk/indie e, cosa ancora più importante, la lingua italiana diventa una componente attiva del successo dei due album. Con Hai paura del buio?. in particolare, Agnelli e company raggiungono quello che ancora oggi è il punto più alto della proprio carriera, grazie a canzoni divenute simbolo del genere in Italia come Male di miele. Oggi, a 50 anni, Manuel Agnelli rimane una figura importante del panorama musicale italiano e domina la scena live con la sua band Afterhours, che colleziona date in tutta Europa e riempie le piazze di tutta Italia. Il musicista milanese, resosi popolare negli ultimi mesi grazie alla partecipazione a X Factor, di questo ed altro parlerà nello studio di Bonolis, dove potrebbe dare anche indicazioni sul suo futuro e di quello della band.



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