“Il quinto potere” è un dramma biografico realizzato nel 2013 che si basa sulla figura di Julian Assange, discusso fondatore di Wikileaks. Sarà possibile seguire la messa in onda del film su Rai Movie alle ore 21:15 di domenica 15 gennaio 2017. La trama: La storia si apre nel luglio del 2010, con il rilascio dei documenti segreti inerenti la guerra in Afghanistan su WikiLeaks, sito creato e gestito da Juliane Assange. La linea temporale ci riporta indietro al 2007, anno in cui il giornalista Daniel Domscheit-Berg (Daniel Brühl) incontra l’hacker australiano Julian Assange (Benedict Cumberbatch) per la prima volta, presso il Chaos Communication Congress di Berlino. Daniel nutre grande interesse per l’attivismo on-line e per questo è arrivato a contattare via mail Assange, da molti anni attivo in tal senso. I due iniziano a lavorare insieme su Wikileaks, un sito web dedicato al rilascio di informazioni che vengono occultate all’opinione pubblica, pur mantenendo un rigoroso anonimato per le sue fonti. Il loro primo obiettivo è una banca svizzera privata, la Julius Baer: il suo distaccamento alle Isole Cayman si è trovato impegnato in attività illegali che, secondo i nostri due protagonisti, dovrebbero essere note agli occhi dei cittadini. Dopo questo primo esperimento, Assange e Domscheit-Berg proseguono nella loro opera, divulgando segreti inerenti Scientology, rivelando l’account e-mail di Sarah Palin e rendendo pubblica la lista dei membri del Partito Nazionale Britannico. Per un lungo periodo, Daniel si diverte all’idea di poter cambiare il mondo: ritiene che WikiLeaks sia una nobile impresa e vede in Julian Assange un mentore visionario. Tuttavia, il rapporto tra i due diventa teso nel tempo: Daniel perde il suo lavoro ed inizia ad interrogarsi sull’eticità del loro operato. Soprattutto viene toccato dal fatto che alcuni dei militanti del Partito Nazionale Britannico, di cui WikiLeaks ha rivelato anche gli indirizzi, sono stati licenziati per la loro posizione politica. Presto inizierà a comprendere che le motivazioni che hanno portato Assange a creare il sito web non sono trasparenti come credeva in un primo momento e che dietro la nobile facciata del suo amico si nascondono traumi infantili di grande rilevanza.