Su Rai 1 in prima serata è protagonista la fiction I bastardi di Pizzofalcone. Una serie ambientata in una delle zone più caratteristiche ed affascinanti di Napoli il cui soggetto è tratto dall’omonimo romanzo scritto da Maurizio De Giovanni. Una piccola collinetta che si affaccia sul Golfo di Napoli e che è anche nota con il nome di Monte di Dio in ragione dell’omonima chiesetta e convento edificati nel corso del XVI secolo e che purtroppo non sono più esistenti. Questa zona ha da sempre avuto un rapporto stretto con la religione cristiana. Infatti, dopo che avvenne la caduta dell’Impero Romano d’Occidente ed ossia grosso modo intorno al V secolo dopo Cristo, Pizzofalcone venne di fatto occupata da una intera comunità di monaci basiliani (ordine religioso che si ispira alla regola di San Basilio Magno). Un paio di secoli più tardi ci fu una trasformazione della comunità che decise di adottare la cosiddetta regola di San Benedetto nota anche come regola benedettina. Nei secoli successivi questa zona di Napoli poco alla volta assunse un importante ruolo di natura militare e logistica. Infatti, durante un assedio a cui la città fu sottoposta nell’anno 1442 da Alfonso V d’Aragona, siccome Pizzofalcone si trovava al di fuori della cinta muraria di Napoli, vi fu costruito un bastione a cui venne dato il nome di Fortelicio di Pizzofalcone e che poi fu attivo per molti decenni allo scopo di fornire maggiore protezione a tutta la città da eventuali attacchi di popoli nemici.



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