Nella prima serata di oggi, martedì 17 gennaio 2017, Fox Life trasmetterà due nuovi episodi di Nina 2, in prima Tv assoluta. Saranno il quinto ed il sesto, dal titolo “L’ospedale e i suoi fantasmi” e “Sotto shock“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati: durante la visita ad un paziente, Nina (Annelise Hesme) viene colta da un malore e sviene. Gloria (Marie-Christine Adam) ipotizza che sia incinta, ma l’amica smentisce tutto. Nel frattempo, Costa (Thomas Jouannet) continua ad occuparsi di Camille (Elodie Varlet), ipotizzando che in passato sia stata anoressica. Scopre tuttavia che ha risolto la patologia da diverso tempo e decide di chiedere un consulto a Bensaid (Farid Elouardi). Più tardi, Nina scopre di essere realmente incinta, mentre Costa vive un duro confronto con Proust (Grégoire Bonnet) riguardo al caso di Camille, perché si rifiuta di credere che sia anoressica. Più tardi, due giovani pazienti, Gael (Gabriel Bismuth) e Jonas (Tom Hudson) rubano delle dosi di adrenalina per vivere un brivido ed anche se vengono salvati da morte certa, la colpa ricade sull’infermiera. Ore dopo, Nadine si lascia sfuggire della gravidanza dell’amica proprio con Costa, che rimane turbato dalla scelta dell’ex moglie di non parlargliene. Mentre sta controllando le condizioni di Benjamin (Nicolas Grandhomme), l’infermiera si lascia andare in un lungo bacio. Il giorno seguente, Jonas va di nuovo in arresto cardiaco e dopo averlo salvato, Proust decide di operarlo. Per puro caso, Costa scopre invece che Camille potrebbe avere un tricobezoario nell’intestino, a causa di un tic nervoso. Purtroppo però Jonas muore sotto ai ferri a causa di un problema cardiaco, ma Gael si sente responsabile. Nina inizia a riflettere sulla possibilità di tenere o meno il bambino, ancora indecisa se parlarn con Costa. Durante un confronto aperto, conclude che l’ex marito non voglia avere un altro figlio e decide di abortire. Questa decisione tuttavia la fa sprofondare in un forte sconforto, che confida successivamente a Pauline Saugier (Élodie Hesme), una paziente con gravi patologie collegate ad una protesi low cost. Proust in particolare si rivolge in modo scontroso alla donna, soprattutto dopo aver scoperto che non vuole sottoporsi alla mastoplastica, preferendo perdere la vita. Nel frattempo, Nina deve anche confrontarsi con Pascal N’Guyen (Stéphane Fourreau), il nuovo direttore, che si dimostra sprezzante nei confronti di tutto il personale. Specialmente quando sorprende Gloria baciare William e decide di sospendere l’infermiera. I colleghi a quel punto entrano in sciopero, lasciando Nadine (Marie Vincent) da sola a gestire molti pazienti. Una volta chiarito che vuole tenere il bambino, Nina si sente sollevata e comunica la proria decisione a Costa. Il mattino successivo, però, inizia a sentirsi talmente male da pensare di essere sul punto di perdere il figlio.
Dopo aver subito un delicato intervento chirurgico, Nina ritorna al lavoro, ignorando le raccomandazioni dei medici che le suggeriscono di rimanere a casa. Fra questi anche Costa, che non sa bene come gestire questa nota dolente del loro rapporto. In ospedale, il clima intanto è diventato sempre più teso. Sotto la pressione di N’Guyen, Nadine è sull’orlo del collasso, ma la sua profonda crisi viene aggravata ulteriormente dall’arrivo di Evelyne. La 65enne è un’ex infermiera e si trova in uno stato di smarrimento. Nina invece si occupa del 16enne Pierre, un adolescente che ha disturbi della crescita e che suscita interesse in Proust. La madre del ragazzo invece è stata ricoverata per una forte emicrania, ma il medico sospetta che ci sia qualcosa di più serio.
Nina trova Nadine priva di coscienza e scopre che è entrata in coma profondo. Tutta la squadra ssta lottando per non accusare la sua assenza, tranne Proust, che si dedica anima e corpo al lavoro. Assume il caso di Guislaine, un 65enne che è stato ricoverato in ospedale in seguito ad un blocco respiratorio. Il paziente crede tuttavia di essere gravemente malato e teme che sia ormai spacciato. Nel frattempo, Leo vede Kevin e Costa competere sul caso del 30enne Babu Shamlan, che sembra soffrire di una patologia correlata alle precarie condizioni di lavoro a cui è costretto.