Farà ritorno a Masterchef Italia 6, nella seconda puntata di oggi, 19 gennaio, per rappresentare la grande cucina italiana e internazionale del suo ristorante tre stelle Michelin all’interno dell’Hotel Waldorf Astoria di Roma, La Pergola. L’anno scorso erano stati gli aspiranti cuochi a godere dell’ospitalità delle sue cucine per la prova in esterna, mentre oggi il cuoco tedesco, di base a Roma da vent’anni, sarà la guest star dell’Invention Test, ai concorrenti spetterà una prova ardua, sotto tre cloche ci saranno gli ingredienti di altrettanti piatti, inventati da Beck, agli asprianti masterchef toccherà inventare un piatto con gli stessi ingredienti, qualcosa che però sia innovativo e non scontato, come se la caveranno? Abbiamo visto come nella scorsa edizione Heinz Beck non si sia fatto intenerire dai concorrenti, ma con fermezza e decisione li ha criticati dove era necessario ma dispensando consigli preziosissimi. Celeberrime le sue centrifughe o le pietanze con liofilizzazione, ma anche azzardi molto noti come L’Assenza di ossobuco, il Ricordo di frisella e altre punte di diamante del suo menù storico. Lo stile dello chef de La Pergola, non è sicuramente all’acqua di rose, ma presenta stratificazioni e complessità degne di una coerenza narrativa invidiabile nella creatività delle sue preparazioni. Già Alida, nel 2016, era stata messa a dura prova da un cibo semplice come i fiori di zucca, a testimonianza del fatto che Heinz Beck utilizza sì ingredienti semplici, ma li carica di una strutturazione superiore, marchio indiscusso della sua eleganza. Il fiore infatti non andava soltanto impanato e fritto, ma andava aperto in un certo modo, spennellato con cura, disposto a pieghe simmetriche senza rovinarlo. A ragione di ciò, molti dei fiori realizzati dalla concorrente erano stati serviti male e gettati dal cuoco nella spazzatura. Il giorno dopo molte persone si erano lamentate per quello spreco di cibo e Beck ha dovuto fare una dichiarazione per calmare le acque e giustificare l’accaduto: “Se devo insegnare a qualcuno a cucinare devo correggerne gli errori e, alcune volte, l’ingrediente non è recuperabile, fa parte del mestiere come in tante altre professioni”. La sua risposta asciutta non è andata giù a molti e c’è chi ancora glielo rimprovera, ma Heinz Beck è riuscito a tenere la barra dritta senza cavalcare l’onda della polemica per farsi ulteriore pubblicità, a dimostrazione di quanto la sua cucina e la soddisfazione dei suoi clienti venga prima di tutto il teatrino mediatico in cui spesso è costretto a muoversi. Nel 2016, con Leda Galiuto e Giacinto Miggiano, ha infatti scritto “Nutrire il cuore”, un prontuario di ricette e consigli su materie prime e piatti preziosi per la nostra salute, con proposte sane e diete equilibrate senza appesantire l’organismo.



È stato stregato dall’Italia e dalla cucina dei nostri avi, dopo essersi fatto le ossa a Monaco ed aver ricoperto la carica di sous chef presso la Residenza in Baviera di Heinz Winkler. Da lì, il passo di abbandonare le radici tedesche per abbracciare una realtà mediterranea così diversa dallo stampo germanico, non è stato indolore, ma è servito al giovane Heinz per rivoluzionare la sua impostazione: “Ho impiegato 3 anni a ragionare da italiano e da cuoco e non più da pastry-chef tedesco”. Ha inizio l’avventura alla Pergola, dove sperimenta una cucina tricolore di tendenza leggera, ma sempre con un certo riguardo verso la sapidità e la tradizione ricca. La sua non è una ristorazione light, malgrado la raffinatezza di certe creazioni possano rimandare a quel modo di fare cucina. Nel 2006 arriva la terza stella Michelin che lo proietta nell’empireo dei 24 chef più quotati al mondo insieme ad altri italiani di spicco come Massimo Bottura e Nadia Santini.

Leggi anche

Eleonora Riso: "Dopo Masterchef nessuna chiamata"/ "Ristorazione? Giovani svogliati e datori che sottopagano"VINCITORE MASTERCHEF ITALIA 13 ED. 2024 È ELEONORA/ La gioia di Niccolò Califano: "L'unica cosa che ha senso"