Oggi Barbara D’Urso si è commossa durante il solito appuntamento con Pomeriggio 5 su Canale 5 quando si è parlato della nuova tragedia che ha colpito l’Abruzzo. Si è parlato dell’hotel Rigopiano che Barbara D’Urso ha sottolineato essere come un nido per lei dove amava rifugiarsi durante i periodi di vacanza dalle dirette televisive. Nonostante queste frasi di commozione sono stati molti gli attacchi nei confronti della donna accusata dal pubblico di voler cercare solo visibilità e anche di non dover dire così ma di dover andare in Abruzzo ad aiutare a spalare la neve. Parole del pubblico un po’ fuoriluogo e alcune anche troppo pesanti nei confronti di Barbara D’Urso che un po’ troppo spesso viene criticata sui social per il suo modo di fare televisione sempre improntato sulla realtà e pronto a trattare argomenti di vario genere come consiglia la tipologia di format che conduce. Stavolta però vedremo come reagirà Barbara D’Urso che era sincera oggi quando si è commosa in diretta televisiva. Clicca qui per tutti i tweet del pubblico.



Barbara d’Urso piange in diretta a Pomeriggio 5: la conduttrice fatica a portare avanti la trasmissione, visto che era ospite fissa dell’hotel Rigopiano di Farindola, in provincia di Pescara: lo ha rivelato la conduttrice di Pomeriggio 5 durante le anticipazioni della trasmissione e poi lo ha confermato presentando con commozione i servizi sulla tragedia che ha colpito l’Abruzzo. La struttura turistica era diventata per Barbara d’Urso il nido nel quale si rifugiava quando doveva ricaricare le batterie: «L’ho fatto per anni fino a qualche mese fa. Le foto che pubblico spesso dei miei amati cani in montagna sono i cani che vivono lì» ha scritto sulla sua pagina Facebook la conduttrice, aggiungendo di conoscere tutte le persone che ci lavorano e che si stanno cercando. «Prego per i soccorritori che in questo momento stanno facendo l’impossibile» ha concluso Barbara d’Urso nel post pubblicato sui social (clicca qui per visualizzarlo). Ai microfoni di Abruzzoweb, invece, ha spiegato che l’hotel Rigopiano è stato per lei «una fuga dalla città e dagli impegni, in cerca di silenzio e tranquillità».



Barbara D’Urso choc durante le anticipazioni di Pomeriggio 5: «Hotel Rigopiano, io li ricordo tutti quelle persone splendide che lavoravano nell’albergo ora travolto dalla valanga sul Gran Sasso». Pubblico ammutolito, la conduttrice in lacrime appena a stento trattenute, un inizio di trasmissione davvero sconvolgente per Barbara D’Urso che ha confessato come proprio in quell’Hotel meraviglioso situato ai piedi dello spettacolo del Gran Sasso lei era solita rifugiarsi per le vacanze, i momenti di relax durante i tanti impegni in tv durante l’anno. «Ero stata lì giusto fino nelle ultime vacanze di Natale: sono allibita e angosciata, spero solo durante questa puntata di dare la meravigliosa notizia di qualche ritrovamento. Io ci credo, per me sono ancora tutti ancora vivi», dice a stento trattenendo le lacrime copiose sul viso. Per Barbara D’Urso puntata di Pomeriggio 5 ovviamente tutta incentrata sul terremoto e la slavina occorsa sull’Hotel Rigopiano, in quel di Farindola in provincia di Pescara: video, interviste e la cronaca minuto per minuto per la ricerca dei dispersi, per ora attivati a due sopravvissuti e tre morti.



Torna oggi, 19 gennaio 2017, Barbara D’Urso e il suo programma d’informazione Pomeriggio Cinque.  Di cosa si occuperà oggi il contenitore pomeridiano? Tornerà sui brutti casi di cronaca nera? Sicuramente affronterà il dramma delle popolazioni colpite dal terremoto e dal maltempo di ieri, 18 gennaio, come ad esempio la drammatica situazione della valanga che ha colpito l’hotel a  Farindola vicino al Gran Sasso, così come i terremotati ad Amatrice. Facciamo un passo indietro e vediamo quali sono stati i servizi della puntata di ieri.

Riassunto. La puntata si è aperta con la notizia dell’ennesimo terremoto nel centro Italia. Un inviato da Amatrice ha parlato di gente disperata per le continue scosse, che non stanno lasciando in pace una popolazione che ha già ampiamente sofferto nei giorni scorsi. Inoltre non smette di nevicare da diverse ore, il che rende tutto ancor più difficile e preoccupante. Alcuni abitanti sono bloccati in frazioni isolate e non riescono a mettersi in contatto con i parenti e i mezzi di sicurezza, spazzaneve e spargisale, non riescono a ristabilire la situazione. Si è parlato anche del parroco della Chiesa di San Lazzaro di Padova che organizzava festini con quindici donne alla volta. Don Andrea è accusato di violenza privata e favoreggiamento della prostituzione Nella vicenda sarebbero coinvolti altri preti e uno di loro ha confessato quanto accadeva in canonica. Ai microfoni della trasmissione c’era un uomo, Giuliano, il cui figlio aveva frequentato la chiesa del parroco protagonista dello scandalo. L’uomo ha affermato che Don Andrea Contin, il sacerdote che conosceva e che aveva cresciuto suo figlio, era una persona che stimava. La sua famiglia frequentava un’altra parrocchia e la buona nomea del parroco li aveva convinti a spostarsi in quella chiesa. Ha affermato di essere deluso dalla notizia dello scandalo e di aver perso un bravo sacerdote. Una delle donne che ha avuto a che fare con il prete ha avuto la forza di denunciare il parroco, ottenendo il rispetto e la stima di altre donne, che hanno elogiato il gesto molto coraggioso. Per l’omicidio di Elena Ceste il marito della donna, Michele Buoninconti, è stato condannato in primo grado a trent’anni al tribunale di Torino. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 25 gennaio e i legali continueranno a sostenere la tesi della morte per assideramento. In aula erano presenti i genitori di Elena Ceste, e la mamma della vittima durante l’udienza si è sentita poco bene ed è stata accompagnata all’esterno. Era presente in studio Fabrizio, il ragazzo che ha trovato per primo il corpo della donna. Sono stati intervistati nel corso della trasmissione i genitori dell’assassino di Pontelangorino, Rudi e Monica. L’uomo ha raccontato cosa è accaduto quella notte, con il ragazzo che è tornato a casa dicendo di avere la febbre. Il padre gli ha dato una tachipirina da prendere, ma il ragazzo non l’ha mai presa. I due ragazzi sono rimasti insieme fino al giorno dopo, ma i genitori hanno ricollegato solo dopo il perché di tanto mistero. A seguito degli incontri che hanno avuto con il figlio, i genitori hanno raccontato ciò che il ragazzo ha detto loro, ovvero che non si rendeva conto di quello che faceva. Il ragazzo ha fatto molte domande su come stessero i suoi amici, i genitori stessi e i suoi fratelli e ha domandato se potessero scrivergli di tanto in tanto. Il ragazzo ha cominciato un percorso di recupero mentale e anche un percorso di pentimento. Ovviamente ci vorrà molto tempo, come ha ricordato suo padre, ma la speranza è che un giorno lui stesso riesca a perdonarsi per il terribile crimine compiuto. Il padre ha spiegato che, nei giorni scorsi, ha affermato che come cattolico non può perdonare suo figlio, lo perdona come padre e come genitore per l’atto terribile che ha commesso. La mamma ha affermato di averlo trovato più tranquillo ed è convinta che abbia capito la gravità del reato.