Va in onda stasera, giovedì 19 gennaio 2017, un’altra puntata di Masterchef Italia 6 che vede tra i protagonisti i quattro giudici Carlo Cracco, Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciulo e Joe Bastianich. Come al solito ci sarà una prova in esterna dove si affronteranno due brigate che porterà poi quella sconfitta al Pressure Test dal quale scaturirà un’eliminazione. L’esterna di oggi si farà in una meravigliosa isola greca e cioè Santorini. Prima di vedere come si comporteranno i concorrenti del talent cook show andiamo a conoscere più da vicino questo magnifico scenario. 



L’isola di Santorini rappresenta pienamente ciò che è la Grecia nell’immaginario comune: un’isola baciata dal sole che riflette sul bianco delle case, dalle porte e finestre azzurre, una terra dove il mare e il cielo si confondono e che regala scorci e tramonti indescrivibilmente belli. Santorini è un’isola vulcanica dalla classica forma a mezzaluna sopravvissuta, seppur mutata assieme ad Aspronissi e Thirassia, oggi isolotti ma un tempo parte dell’isola originaria, all’indicibile eruzione vulcanica del 1.450 a.C.: un’esplosione dalla violenza inaudita, che ha spazzato via la civiltà minoica e con esse città come Akrotiri, e che ha causato lo sprofondamento della parte centrale dell’isola, una volta circolare, creando un cratere, la caldera, che il mare ha poi sommerso. E’ proprio attorno alla caldera che si plasma oggi Santorini, con villaggi pittoreschi che sorgono al limitare della stessa, con panorami dalla bellezza primordiale. Thira è il capoluogo dell’isola posta su una scogliera a picco sul mare e che rappresenta pienamente lo stile architettonico “cicladico” nelle bianche casupole addossate le une sulle altre e adornate di buganvillea, nel reticolo di stradine lastricate tanto strette quanto irte, attraversate sovente da ubbidienti asinelli: una di queste stradine porta al vecchio porticciolo, offrendo una vista straordinaria sulla caldera. I più pigri non disdegneranno l’ausilio dell’altrettanto panoramica teleferica che parte proprio dalla strada principale di Thira, “Odos 25 Martiou”, ricca di caratteristici locali e ristorantini e che porta alla piazzetta di “Theotokopoulou Square”. Gli edifici religiosi dalle candide cupole simbolo di Thira, sono la Cattedrale Ortodossa, dalla terrazza a vista sulla caldera, e la “Cattedrale di San Giovanni Battista” col suo bianco campanile dai colori pastello giallo e azzurro a svettare nel cielo blu. Proprio vicino alla chiesa cattolica si trova il “Museo Archeologico” con vasellame, pitture e sculture ellenistiche. In cima al “Mesa Vouno”, rocca che separa la nera spiaggia vulcanica di “Perissa” e quella di “Kamari”, si trovano le vestigia dell’antica Thira, con i resti dei templi dedicati ad Apollo, a Dionisio e ad Artemidoro: uno dei più importanti siti archeologici di Santorini, assieme ad Akrotiri, città minoica che le eruzioni vulcaniche hanno risparmiato e della quale la cenere vulcanica ha preservato abitazioni a più piani e un sistema idrico talmente “avanzato”, da portare molti studiosi e archeologi a identificare Akrotiri come la leggendaria Atlantide decantata da Platone. Adiacenti a Thira sono gli splendidi villaggi di Imeravigli, più turistico ma che custodisce gioielli come la splendida “Cappella di Panagia Theoskepasti” a picco sul mare e la vicina “Fortezza di Skaros” raggiungibile percorrendo un sentiero da brividi, e Firostefani, il “tetto dell’isola”, con la caratteristica cupola azzurra della “Chiesa della Vergine di Agios Theodoris”. Azzurra proprio come quella della più famosa “Chiesa Panagia di Platsani” nel paese probabilmente più autentico dell’arcipelago delle Cicladi, Oia, che affascina con i suoi placidi mulini a vento e gli spettacolari tramonti: nel villaggio si trova anche una delle più belle librerie al mondo, l'”Atlantis Books”, assai pittoresca con centinaia di libri in numerose lingue e citazioni scritte alle pareti. Da Oia parte un sentiero alquanto impervio per la bella spiaggia di sassi di “Ammoudi” abbracciata da rosse scogliere e un mare turchese e con il porticciolo dove gustare la fresca cucina greca a base di pesce freschissimo, tzatziki e moussaka, e dove poter sorseggiare l’ambrato e dolce “Vinsanto” frutto dei vitigni autoctoni dell’isola, l'”Assyrtico” e l'”Aidoni”, vanto dell’isola, dalla grande tradizione vitivinicola.

Leggi anche

Eleonora Riso: "Dopo Masterchef nessuna chiamata"/ "Ristorazione? Giovani svogliati e datori che sottopagano"VINCITORE MASTERCHEF ITALIA 13 ED. 2024 È ELEONORA/ La gioia di Niccolò Califano: "L'unica cosa che ha senso"