Il film La collera del vento, in onda su Rete 4, è stato girato integralmente in Spagna, luogo scelto dalla produzione per il basso costo della manodopera. Le maestranze locali hanno costruito nelle vicinanze della località di Almonte un villaggio che replicava l’antica cittadina del West che fungeva da scenografia della pellicola. Il borgo è stato in seguito smontato alla fine delle riprese. Non c’è stato un forte accoglimento ai botteghini da parte del pubblico, ma la pellicola rappresenta il quarto lavoro in cui troviamo Mario Girotti con lo pseudonimo di Terence Hill ed ha contribuito a creare la fama dell’attore, un successo che non accenna a smettere anche a distanza di diversi decenni dal suo debutto sul piccolo e grande schermo. 



La collera del vento è un film western diretto dall’esperto regista di western, Mario Camus, ed andrà in onda a partire alle 17:10 di oggi, domenica 22 gennaio 2017. La pellicola è stata prodotta nel 1970 grazie ad un lavoro congiunto Italo-Spagnolo dalla Cesáreo González Producciones Cinematográficas unitamente alla Cecchi Gori Production. Il lavoro cinematografico si basa su un soggetto scritto da Alberto Silvestri insieme a Miguel Rubio, professionisti che unitamente a José Vincente Puente curano finanche la bella sceneggiatura del film. Tra gli attori protagonisti ruoli di spicco per Terence Hill e Maria Grazia Buccella, attori che ricoprono le vesti dei protagonisti, ed interpretano rispettivamente Marcos e Soleaded. Il film, che gode delle partiture musicali composte dal bravo Augusto Martelli, è già stato programmato più volte sui palinsesti televisivi del nostro Paese, riscuotendone sempre un ottimo successo dagli amanti del genere, che hanno portato riscontri positivi sotto il punto di vista dell’audience raggiunto.



– Il film La collera del vento vede il suo compimento in Andalusia, luogo in cui un proprietario terriero che possiede immense colture ma che è senza scrupoli, Don Antonio, ingaggia due sicari per soffocare nel sangue una rivolta dei suoi braccianti. Al centro della sommossa le condizioni inumane in cui sono costretti a lavorare. I due killer si conoscono dalla tenera età perché cresciuti nello stesso orfanotrofio: Marcos e Jacopo trovano subito terreno comune per un’improbabile unione. I due malviventi decidono di raggiungere il luogo predestinato in maniera separata, allo scopo di non dare nell’occhio. Il primo ad arrivare in città è Marcos, che prende alloggio nella locanda di tale Soledad, una bella donna che in gioventù era stata costretta con la forza a diventare l’amante di Don Antonio, e che per questo lo odia profondamente. Jacopo prende il lavoro molto sul serio e inizia a uccidere i rivoltosi, Marcos invece innamoratosi perdutamente della bella locandiera inizia a parteggiare alla luce del sole per i contadini. I due amici diventeranno improvvisamente nemici, e Jacopo vedrà subito cambiare gli ordini ricevuti. Viene infatti incaricato dal proprietario terriero di uccidere Marcos, che con l’aiuto di Soleaded cerca di organizzare tra i braccianti locali uno sciopero di grossa portata. Il film vira inaspettatamente quando Don Antonio manda alcuni sicari per uccidere finanche Marcos, la sua paura è quella di lasciare prove compromettenti e per questo non esita a seminare morte e distruzione. Jacopo viene ferito a morte, ma fa in tempo prima di morire a raggiungere l’amico di un tempo e a raccontargli tutti i sotterfugi di cui era stato testimone. Marcos a questo punto si vendica uccidendo entrambi i figli di Don Antonio, e fuggendo in treno non prima di aver incendiato i raccolti del proprietario terriero, la fuga però non gli salverà la vita, visto l’invio di un nutrito gruppo di fuoco che lo raggiunge in una carrozza ferroviaria, e lo uccide in un cruento scontro a fuoco. 

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