E’ tutto pronto per la nuova edizione del Festival di Sanremo in partenza dalla città dei fiori dal prossimo 7 febbraio. I fan di Maria De Filippi non vedono l’ora di ritrovarla sul palcoscenico della kermesse musicale al fianco di Carlo Conti fino al prossimo 11 febbraio, giorno in cui verrà annunciata la canzone vincitrice dell’edizione. Tra i tanti rumors, le attese e gli ospiti sul palco, c’è anche spazio per le nuove polemiche. Ad aprire le danze ci ha pensato Renato Zero che ha espresso il suo rammarico per una esclusione confrontandosi ai microfoni de Il Mattino confessando di essere “incacchiatissimo” con Carlo Conti per aver bocciato “Nanà” di Sal Da Vinci, brano scritto da lui per l’amico campano. Renato Zero, secondo quanto si legge su OptiMagazine, non si spiegherebbe l’esclusione della canzone che non è rientrata nella rosa delle 22 scelte per la nuova edizione del Festival. Ecco le parole precise di Renato Zero: “Sono in…cacchiatissimo, diciamo così. Non per me, non per la canzone, e nemmeno per Sal, con cui ho composto gran parte del suo nuovo disco, Non si fanno prigionieri. Avevo scritto, in questo momento, un inno d’amore per Napoli città aperta, Nanà appunto: possibile che non meritasse di essere tra i 22 brani scelti? Tutti migliori del mio? Tutte voci migliori di quella di Sal?”.
Mancano poco più di 15 giorni all’inizio dell’edizione 2017 del Festival di Sanremo e mentre giornalisti, opinionisti e critici stanno concentrando l’attenzione sulle canzoni e rispettivi interpreti come peraltro è giusto che sia, arriva dal diretto interessato la conferma di una notizia che era ormai nell’aria. Carlo Conti dopo l’ascolto in anteprima delle 22 canzoni dei big in gara ha di fatto annunciato che questo sarà il suo ultimo Sanremo nelle vesti di conduttore e direttore artistico, palesando la volontà di non voler rinnovare il contratto sottoscritto con la Rai. Conti, ha infatti rimarcato: “Voglio mantenere la promessa che ho fatto tre anni fa al mio editore, quando accettai di presentare ed essere il direttore artistico del Festival firmai un contratto per tre edizioni. Non voglio battere il record di continuità di Pippo Baudo, che se lo merita tutto, e vi dico ufficialmente che nel 2018 non ci sarò. Magari un giorno tornerò, ma fra cent’anni”. Vedremo se in un futuro prossimo il buon Carlo saprà ritornare sulla propria decisione.