Conspiracy – Soluzione finale è un film drammatico del 2001 diretto da Frank Pierson, regista premiato nel 1976 per la sceneggiatura di Quel pomeriggio di un giorno da cani. Il film vede l’interpretazione di attori molto noti al grande schermo, come Kenneth Branagh, Stanley Tucci e Colin Firth.

Il film è la rappresentazione di una riunione che avvenne il 20 gennaio dell’anno 1942 sulle sponde di un lago, il Wannsee, nell’omonimo quartiere berlinese. A questo incontro parteciparono i vertici nazisti che pianificarono nei minimi particolari la cosiddetta soluzione finale, ovvero lo sterminio della popolazione ebraica deportata durante la seconda guerra mondiale nei campi di concentramento. Alla conferenza che si tenne sul Lago Wannsee parteciparono praticamente tutti i principali personaggi di rilievo nell’organigramma nazista. Con la fine delle ostilità e la sconfitta del nazionalsocialismo alcuni cercarono di scappare, anche verso il Sudamerica, mentre altri vennero processati da tribunali nazionali e internazionali per i crimini commessi. Il più importante partecipante della riunione, a cui venne affidato il compito di maggior rilievo, fu sicuramente Heydrich, che poi morì nel 1942 per mano dei partigiani cecoslovacchi. C’era poi il Segretario di Stato dottor Bühler che venne sottoposto a processo per crimini di guerra e successivamente messo a morte a Cracovia nel 1948. Era presente inoltre Roland Freiser, riferimento del ministero della giustizia, deceduto in seguito a un bombardamento nel 1945. Hofmann, capo dell’ufficio che si occupava delle questioni relative alla razza, venne condannato al carcere per 25 anni ma fu graziato nel 1954. Il cancelliere nazista Klopfer, anch’esso accusato per crimini di guerra ma assolto per insufficienza di prove. Kritzinger, della cancelleria di Hitler, che venne assolto dall’accusa di crimini di guerra. Eichmann, che fuggì in Argentina e venne poi catturato e giustiziato dagli israeliani nel 1962. La riunione procedeva con alcune interruzioni durante le quali i partecipanti banchettavano, mentre Heydrich provava a convincere i dubbiosi, anche ricorrendo a vere e proprie minacce. La soluzione finale dei campi di sterminio e dell’uccisione di tutti gli ebrei prendeva sempre più forza e la riunione si concluse in un rito pressoché autoreferenziale in cui tutto era già deciso dall’alto, al netto delle osservazione e delle critiche che tuttavia non ebbero la benché minima speranza di essere prese in considerazione dai gerarchi nazisti.



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