In onda stasera su Rai Movie, alle 21.20, Il buono, il brutto e il cattivo: è il terzo capitolo della cosiddetta trilogia del dollaro ma anche uno dei migliori film di Sergio Leone. Uscito nel 1966, pochi anni dopo ‘Per un pugno di dollari’ e ‘Per qualche dollaro in più’, questo spaghetti western ha per protagonisti tre grandissimi attori: Clint Eastwood, Eli Wallach e Lee Van Cleef. Le musiche del premio Oscar Ennio Morricone sottolineano ogni sequenza di questo film, donando alle inquadrature di Sergio Leone un impatto ancora più drammatico. Girato tra la Germania, Spagna e Italia Il Buono, il brutto e il cattivo è un kolossal per una serie di scene che sono entrate nella storia del cinema: dal triplice duello nel cimitero, al ponte fatto esplodere dalle truppe Nordiste. Un film entrato nell’immaginario collettivo e che ha influenzato decine di registi, da Scorsese a Tarantino, ma che si apprezza per la stupenda sceneggiatura, scritta dallo stesso Leone in collaborazione con Age e Scarpelli.



La trama de Il buono, il brutto e il cattivo ruota intorno alle figure dei suoi tre protagonisti e ai duecentomila dollari rubati nelle casse dell’esercito Confederato. Tuco Ramìrez (Eli Wallach) è un bandito che ha deciso di unirsi in affari con un cacciatore di taglie soprannominato Biondo (Clint Eastwood), di cui non si conosce il passato. Entrambi da tempo hanno ideato un trucco per fare soldi: Tuco si lascia catturare dal Biondo e, dopo che questi l’ha consegnato alla giustizia, lo libera dividendo insieme la taglia messa sulla sua testa.  Dopo aver ripetuto questo giochetto varie volte, il Biondo abbandona il complice nel deserto, intascando da solo i soldi della sua taglia. Alle loro spalle c’è Sentenza (Lee Van Cleef), un uomo alla ricerca dei banditi che hanno rubato duecentomila dollari. Proprio mentre è sulle tracce di Tuco, si accorge che costui ha incontrato Bill Carson, uno dei ladri coinvolti nel furto alle casse dei Confederati. Carson, ormai in fin di vita, incontra il Biondo, che nel frattempo si è ricongiunto con Tuco, e rivela proprio all’ex cacciatore di taglie dove si trova nascosto il bottino. Tuco decide di rinunciare ai suoi propositi di vendetta e propone al Biondo di allearsi insieme. I soldi sono nascosti in una tomba situata nel cimitero di Sad Hill ma, mentre i due compiono le loro ricerche, Sentenza riesce a farli catturare da un drappello di soldati. Entrambi finiscono quindi in un campo di prigionia Nordista ma è Tuco a essere sottoposto a tortura. Il messicano rivela il nome del cimitero, mentre il suo amico fa credere a Sentenza di volergli rivelare veramente il nome della tomba in cui sono seppelliti i soldi. In seguito Tuco e il Biondo partecipano a un’azione di guerra e fanno amicizia con un Capitano Nordista interpretato da Aldo Giuffrè. Dopo aver fatto saltare un ponte utilizzato dalle truppe Sudiste, il Biondo rivela a Tuco il nome della tomba e, giunti al cimitero i due amici intendono spartirsi il bottino. Ma qui incontrano Sentenza, che muore durante uno scontro a fuoco. Il Biondo, rimasto solo con Tuco, gli fa credere che vuole ammazzarlo e lo appende a un ramo con una corda al collo senza dirgli che la sua parte di denaro è nascosta in una sacca.
In modo ironico si ripete proprio la stessa scena con cui inizia il film, mentre, accompagnato dalle musiche di Morricone, il Biondo si allontana con i soldi della sua parte di bottino, lasciandosi alle spalle le tombe del cimitero di Sand Hill.

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