Il regista Huston – che si è occupato della pellicola trasmessa oggi, lunedì 23 gennaio 2017, su Rete 4 dal titolo L’uomo che volle farsi Re – mirava a mettere in atto il suo progetto cinematografico sin dagli anni cinquanta, con l’interpretazione di Humphry Bogart e Clark Gable. La scelta, però, cadde in seguito su Burt Lancaster e Kirk Douglas, poi ancora su Robert Redford e Paul Newman. Ma proprio Paul Newman consigliò a Huston di reclutare Sen Connery e Michael Caine. Le riprese principali del film furono effettuate in Marocco, a Ouarzazate.
Oggi, lunedì 23 gennaio, alle ore 16.05 su Rete 4 sarà trasmesso il film L’uomo che volle farsi re (The Man Who would be King). Il film è del 1975, diretto dal celebre regista, sceneggiatore e attore statunitense John Huston, considerato uno dei maestri del cinema hollywoodiano: anche molti altri film famosi in tutto il mondo, quali Moby Dick, apparso nel 1956, la Bibbia (in cui lo stesso Huston impersonava il personaggio del patriarca Noè) del 1966 (realizzato nonostante Huston fosse ateo) e Fuga per la vittoria, del 1981, portano la sua firma. Il lungometraggio è basato sul romanzo omonimo del 1888 del famoso scrittore e poeta britannico, nato in India, a Bombay, Rudyard Kipling, autore de Il Libro della giungla (1894) di altri romanzi come Kim e Capitani coraggiosi. La storia, sceneggiata dallo stesso Huston insieme a Gladys Hill, è ambientata in India al tempo del colonialismo britannico, alla fine del XIX secolo, ma presto l’ambientazione si sposta nel Kafiristan (l’attuale Nurestan), una regione montuosa e arida al confine tra Afghanistan e Pakistan. È un film di avventura che narra di due ex ufficiali inglesi accecati da una grande sete di potere, iscritti alla Massoneria, che mirano a compiere una grande impresa al fine di crearsi un regno quasi dal nulla, in un territorio poco abitato e arretrato dal punto di vista tecnologico. Con Sean Connery nel ruolo di Daniele Dravot e Michael Caine nel ruolo di Peachy Carnehan, Christopher Plummer nel personaggio dello scrittore Kipling. La colonna sonora è di Maurice Jarre.
La storia viene introdotta da un prologo, in cui tra i personaggi compare proprio l’autore del romanzo che ha ispirato il film, Rudyard Kipling: nel suo studio si vede comparire un uomo sfigurato sia nel viso che nel corpo, che gli dice di averlo precedentemente conosciuto tre anni prima. Quell’uomo è Peachy Carnehan, che Kipling aveva conosciuto quando l’altro venne a restituirgli un prezioso orologio che gli aveva rubato, dicendo, però, di averlo sottratto a un ladro, in quanto, essendo anche Kipling un adepto della Loggia, vige una regola che vieta categoricamente i furti tra due massoni. Peachy tornò poi dallo scrittore e giornalista con un amico commilitone, Daniel Dravot, per chiedergli di documentare la grande impresa che avevano intenzione di compiere: il ricreare in parte l’impero di Alessandro Magno partendo dalla regione del Kafiristan, approfittando dell’arretratezza delle tribù in continua lotta tra loro. Da qui si succederanno numerose avventure e imprese, che li vedranno usare l’astuzia e le armi da fuoco per ingraziarsi i favori di questa o quell’altra tribù contro una tribù avversaria. Le imprese saranno alternate da alcuni eventi fortunosi, che li aiuteranno a diventare i signori di quelle terre. Le popolazioni cominceranno persino a considerarli come delle divinità, grazie ad altre combinazioni di eventi. La brama di potere assalirà soprattutto Daniel, che si sentirà sempre più a suo agio nelle vesti di re e di divinità dagli enormi poteri, e gli avvenimenti si complicheranno inevitabilmente, assumendo tratti sempre più drammatici, violenti e disastrosi.