Lo ha annunciato nella libreria Mondadori di piazza del Duomo Maurizio De Giovanni: lo scrittore creatore della saga I bastardi di Pizzofalcone si ritira a vita privata e non ha più intenzione di continuare a scrivere altri romanzi. “Smetto di scrivere nel 2019. Scadono tutti i miei contratti. Io sono pigro e scrivere per immedesimazione è per me anche sofferenza”, ha detto Maurizio De Giovanni di fronte a una folla incredula. Lo scrittore che, come molti altri, appartiene al filone del police procedural, un tipo di poliziesco che oggi va molto di moda e che vede protagonisti un commissario e la sua squadra di agenti che devono risolvere dei crimini, spesso molto efferati. Maurizio De Giovanni ha scritto sei libri della saga I bastardi di Pizzofalcone: il primo, uscito nel 2007, s’intitola Il metodo del coccodrillo. Poi ci sono I bastardi di Pizzofalcone (che darà il nome a tutta la serie), Buio per i bastardi di Pizzofalcone, Gelo per i bastardi di Pizzofalcone, Cuccioli e Pane.



La fiction tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni, I bastardi di Pizzofalcone, è stata un successo senza precedenti ed è stata molto apprezzata dall’opinione pubblica. A congratularsi con la serie televisiva dove Alessandro Gassman interpreta l’ispettore Lojacono è stato anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, che si è detto orgoglioso della fiction. Maurizio De Giovanni è quindi intervenuto in merito a tanto successo avuto, e le sue parole, anche se modeste, ovviamente celavano un naturale orgoglio: “Racconto storie ambientate a Napoli. Storie di personaggi inventati, attraverso i quali non voglio lanciare alcun messaggio etico, non voglio indicare alcuna strada, non voglio parteggiare per nessuno in nessuna polemica. Racconto storie, sperando di fornire a qualche lettore (o a qualche telespettatore, adesso) qualche ora di immedesimazione in qualche altra vita. La narrativa è solo questo. Non è colpa mia se i personaggi, per caso, per scelta o per fortuna, attraversano qualche bel panorama o passano davanti alla facciata di qualche meraviglioso palazzo. Non è colpa mia o loro, se abitiamo in una città capace di tanta immensa bellezza”, ha detto Maurizio De Giovanni in un lungo post su Facebook.



La saga di Maurizio De Giovanni, I Bastardi di Pizzofalcone, assomiglia in maniera impressionante a un’altra serie che ha avuto altrettanto successo: quella tratta dai libri di Antonio Manzini, Rocco Schiavone. Entrambe appartengono allo stesso genere poliziesco ed entrambi hanno due protagonisti – Rocco Schiavone e l’ispettore Lojacono – che non sono proprio i classici personaggi conformi ai normali appartenenti alle forze dell’ordine. Sono diversi e per questo piacciono tanto, perché somigliano un po’ agli antieroi di cui tutti oggi sentono un po’ il bisogno. I bastardi di Pizzofalcone sono una squadra di reietti, scarti di altre squadre che sono dovuti andare a Napoli per sostituire una banda di corrotti. Rocco Schiavone usa droghe leggere e usa metodi non proprio ortodossi durante il suo lavoro. Due serie simili ma diverse che però condividono lo stesso entusiasmo del pubblico e lo stesso successo su carta e sul piccolo schermo.

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