Sono tanti i messaggi di cordoglio per John Hurt, l’attore inglese morto a 77 anni dopo aver lottato contro il cancro: aveva rivelato nel 2015 di avere un tumore al pancreas. Quella di John Hurt è stata una lunga carriera con 200 apparizioni tra film e serie televisive in 60 anni di lavoro. E tanti colleghi e registi hanno scelto di inviargli un ultimo messaggio attraverso i social network. Su Twitter Sharon Stone ha scritto: “God speed to John Hurt, a legendary actor and good human being” (“Dio accolga John Hurt, attore leggendario e persona buona”). Mel Brooks ha ricordato l’interpretazione di John Hurt in The Elephant Man: “No one could have played The Elephant Man more memorably. He carried that film into cinematic immortality. He will be sorely missed” (“Nessuno avrebbe potuto interpretare Elephant Man in modo più memorabile. Ha portato quel film nell’immortalità cinematografica. Mancherà molto”). E Bonnie Wright che aveva recitato con John Hurt in Harry Potter ha scritto: “John Hurt. What an acting legend. Rest in peace dear Sir. Wand shopping won’t be the same without you” (“John Hurt. Che leggenda. Riposa in pace. Lo shopping di bacchette magiche non sarà lo stesso senza di te”).



Ha ricevuto due candidature all’Oscar John Hurt nel corso della sua carriera, una come miglior attore non protagonista in Fuga di mezzanotte di Alan Parker e l’altra come migliore attore protagonista per la sua interpretazione in The Elephant Man di David Lynch. La prima candidatura è arrivata nel 1978 con Fuga di mezzanotte, storia di uno studente americano prigioniero in Turchia per aver tentanto partire con della droga. In questo film John Hurt ha interpretato il ruolo di un prigioniero inglese tossicodipendente: come ricorda La Repubblica, l’attore perse vari chili e non si lavó per giorni per immedesimarsi meglio nel ruolo. Poi nel 1980 arrivò per John Hurt il ruolo per il quale l’attore sarà poi ricordato, The Elephant Man (L’uomo elefante), film biografico sulla vita di Joseph Merrick, affetto da una sindrome che gli aveva deformato alcune parti del corpo tra cui la testa. John Hurt non vinse l’Oscar ma successivamente, in un sondaggio tra i frequentatori britannici della catena Blockbuster, riporta il quotidiano, la sua interpretazione è stata definita la migliore e più estrema trasformazione della storia del cinema.



E’ stata lunga la carriera di John Hurt, l’attore inglese morto ieri all’età di 77 anni. E nonostante la malattia che lo aveva colpito due anni fa aveva continuato a recitare anche con un ruolo nel film su Jacqueline Kennedy. John Hurt era famoso per il suo grande carisma non solo al cinema ma anche a teatro. E’ stato protagonista di pellicole di grande successo e ha recitato anche in alcune serie tv dai primi anni duemila. La sua carriera è durata 60 anni: ha vinto quattro BAFTA Awards su sette nomination, il Golden Globe nel 1979 per Fuga di mezzanotte e ha ottenuto due nomination al Premio Oscar, una per Fuga di mezzanotte e una per The Elephant Man. Ma, come riferisce Quotidiano.net, non tutti sanno che John Hurt detiene anche un record singolare: è morto sul set in oltre 30 film. L’attore ha raccontato che i figli non gli chiedevano più se il suo personaggio sarebbe morto ma quale sarebbe stata la causa. Durante la malattia, John Hurt, riporta la testata, aveva detto di augurarsi di non trovare una vita dopo morte: “Spero che avrò il coraggio di dire: ‘Vroom’, eccoci, diventiamo molecole diverse!”.



John Hurt è morto a 77 anni a causa di un tumore al pancreas: attore straordinario che ha dominato la scena cinematografica e teatrale, lo vedremo comunque ancora in dei film ai quali ha lavorato negli scorsi mesi, e che usciranno dopo la sua morte. A febbraio esce Jackie, film sulla famiglia Kennedy dove lui interpreta un amico di famiglia della celebre coppia presidenziale. Poi uscirà Darkest Hour, altro film che si preannuncia un capolavoro e che parla della vita di Winston Churchill: lui sarà Neville Chamberlain. Sarà poi Leslie Salmon in My name is Lenny, e Miki in Damascous Cover. Insomma, un bel po’ di film ci attendono con John Hurt: questo perché l’attore, nonostante la malattia, ha sempre affermato di sentirsi bene e non volere che il tumore inficiasse sulla sua carriera. E infatti, anche se è morto, la sua eredità continuerà a vivere anche per questo 2017 con tutti i film di cui si è reso protagonista.

È morto all’età di 77 anni John Hurt, l’attore che tutti conoscono per la sua interpretazione in Alien, Elephant Man (per la quale ricevette una nomination all’Oscar), Harry Potter (vi ricordate il venditore di bacchette Olivander?) e Alien. L’attore lottava da tempo contro il cancro e oggi, all’inizio del 2017, non ce l’ha fatta. John Hurt aveva un tumore al pancreas, uno dei più brutti che ci siano, che un periodo sembrava essere sparito: purtroppo è tornato e per lui non c’è stato nulla da fare. Tra i suoi film più famosi c’è anche Fuga di mezzanotte, altra pellicola che gli è valsa una nomination all’Oscar da parte dell’Academy – che però non ha mai vinto – V per vendetta e Indiana Jones. Anche se John Hurt è morto oggi, lo vedremo comunque al cinema in Jackie, pellicola che uscirà a febbraio nelle sale, nei panni di un prete. Nel corso della sua vita John Hurt ebbe numerose fidanzate e altrettante mogli, l’ultima delle quali fu la produttrice pubblicitaria Anwen Rees-Meyers, sposata nel 2005.

John Hurt è stato uno degli attori più incredibili e versatili che il mondo di Hollywood abbia mai avuto. Nominato più volte agli Oscar, agli Emmy e ai Golden Globes, ha avuto una carriera lunga e attiva dove non si sono registrati mai segni di stop improvvisi: John Hurt ha sempre lavorato e lo ha sempre fatto bene. John Hurt ha capito che voleva diventare un attore già all’età di nove anni, anche se i suoi genitori propendevano per fargli abbandonare questa strada e cercavano di spingerlo verso l’insegnamento, anche se lui ha sempre saputo che non sarebbe mai stato un maestro di arte. A 20 anni finalmente, il primo step riuscito: entra alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra e lì inizia a ottenere le prime parti importanti. John Hurt si fa notare subito, e gli ingaggi iniziano ad arrivare veloci e numerosi. Era nata una stella, che avrebbe lasciato per sempre il segno a Hollywood e che oggi, anche se è scomparsa, non smette di brillare.