Alta tensione a Domenica Live tra Alessio Feniello, padre di Stefano, una delle vittime della slavina che ha colpito l’hotel Rigopiano, e il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta. Comprensibilmente turbato per il lutto, Feniello ha però attaccato duramente il primo cittadino: «Compri quattro pecore e le faccia pascolare. Lei è una persona inutile: ha portato mio figlio lassù, avete scortato altre persone. Le avete portate a morire… Ha ammazzato 29 persone. Non la passerete liscia. Dovreste vergognarvi, anche di esistere» ha dichiarato il papà di Stefano, che non ha accettato la solidarietà del sindaco. Ilario Lacchetta ha replicato provando ad abbassare i toni: «Non penso di avere delle responsabilità oggettive. Non c’è mai arrivata una comunicazione dalla provincia, quindi non c’erano motivazioni oggettive per chiudere quella struttura, che comunque è privata. Comunque abbiamo chiesto la turbina alla provincia ancor prima dell’allerta». Il sindaco di Farindola ha poi spiegato di aver chiuso le scuole, perché non era sicuro il trasporto per gli studenti.
Per scongiurare la lite tra Alessio Feniello e il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, Barbara d’Urso è intervenuta nel corso del confronto a Domenica Live per riabbassare i toni. «Voglio sottolineare che il sindaco non si è sottratto alle tue domande, come invece hanno fatto altri. Si sta prendendo tutti i tuoi insulti in silenzio e sta spiegando la sua versione. Dire che ha mandato a morire 29 persone forse è eccessivo… Cerchiamo di capire di chi è veramente la responsabilità, perché la mail dell’allerta non è mai arrivata in quel Comune. La turbina della provincia, il minimo indispensabile per quella zona, era rotta dal 6 gennaio» ha dichiarato la conduttrice provando a calmare Alessio Feniello, il padre di una delle vittime della slavina dell’hotel Rigopiano. «Possibile che nel 2017 dobbiamo restare appesi ad una mail che non arriva? Questa è la vera follia» ha aggiunto Barbara d’Urso, dimostrandosi abile nel gestire una situazione delicata e nel riportare il confronto nei giusti toni.