Questa sera su Rai 3 va in onda il consueto appuntamento settimanale con il talk televisivo Che tempo che fa condotto da Fabio Fazio. Come sempre sono tantissimi e di riguardo gli ospiti che interverranno in trasmissione tra cui il neurobiologo italiano Stefano Mancuso. Tra le massime autorità a livello mondiale nel proprio campo di appartenenza ed ossia la neurobiologia vegetale, Mancuso ha pubblicato diversi libri di enorme successo in cui spiega l’importanza delle piante per l’intero pianeta. Attualmente è professore associato presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Firenze e professore accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili ed inoltre è il responsabile del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale nonché membro della International Society for Plant Signaling & Behavior. Tra i suoi libri più apprezzati ci sono Verde brillante, Bio diversi e Uomini che amano le piante.
Il neurobiologo Stefano Mancuso nel corso di una recente intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, ha parlato in maniera diffusa di quale sia l’importate ruolo svolto dalle piante per il benessere dell’intero globo ribadendo la sua teoria che le piante siano esseri viventi intelligenti. Mancuso ha rimarcato: “La biologia è la più atea delle scienze. Il senso comune è che il fine sia l’uomo, quindi la biologia si ritrova creazionista. E invece siamo quantitativamente ininfluenti… Le piante sentono meglio degli animali. Perché gli animali e noi tra loro, risolvono quasi tutto con il movimento. Una pianta invece deve risolvere il problema, non può scappare. E pensi allo scandalo del riso.. per fare un pianta di riso servono un numero di istruzioni quattro volte superiori a quelle per fare un uomo. La pianta di riso è la Basilica di San Pietro e noi un cubo”.