La dodicesima edizione de L’isola dei famosi sta per cominciare, uno dei pochi reality che ancora attira spettatori. Ma  ancor prima dell’inizio le polemiche non sono mancate, dopo che Wanna Marchi e la figlia, invitate a partecipare, sono state lasciate a casa. Sarebbe stato “immorale” farle partecipare è stato detto: “Immorale è il moralismo di chi dice queste cose” sentenzia Vittorio Sgarbi, concorrente mancato dell’isola. Ecco che cosa ha detto a ilsussidiario.net



Il format dei reality show sembra un po’ in crisi, non per quanto riguarda L’isola dei famosi. Perché secondo lei?

Sinceramente non ne ho idea, l’ho visto una volta sola e quello che ricordo è Valeria Marini che litigava con qualcun altro. Però l’idea alla base del programma la trovo interessante, a parte gli argomenti che vengono dibattuti che mi sembrano di basso livello.



Tipo?

Quello che trovo stupido è riunire delle persone per una ventina di giorni in un luogo scomodo. E’ l’idea di lotta per la sopravvivenza che mi infastidisce, ma immagino che per gli spettatori sia divertente vedere persone famose abituate alla comodità trovare espedienti che normalmente non devono faticare a trovare. 

Ha in mente un reality alternativo?

Perché non mettere un gruppo di persone davanti a un caminetto in un castello per venti giorni, gente come Moni Ovadia a parlare della vita e del mondo.

Ci mettiamo anche lei?

Certo, perché no.

Forse la gente non lo troverebbe abbastanza divertente?



Se si divertono a vedere persone che si sfidano a fare il salto in alto, buon per loro.

Quest’anno L’isola dei famosi sarà, è stato annunciato, “in versione antropologica, si studierà la specie umana dalla fase primitiva a quella più evoluta”. Che ne dice?

E’ già qualcosa, la fase evoluta non so se la raggiungeranno mai, quella primitiva sicuramente ci sono già dentro. Mi sembra  una declinazione verso quello che dicevo prima, ma comunque è un programma che funziona e dunque siamo tutti contenti.

Quest’anno tra i concorrenti abbiamo un regista di provata qualità come Giulio Base e la pornoattrice, tale Malena. Le piace l’idea di mettere insieme tanti spaccati così diversi fra loro?

Tornatore forse avrebbe accettato, è un ragazzo spiritoso. Sostanzialmente uno ci va per i soldi, la pornostar in qualche modo ha occasione di promuovere il suo lavoro. Ci va chi con la sua carriera è arrivato alla frutta o chi ha bisogno di farsi pubblicità.

Anche lei stava per andarci.

Era l’anno che poi vinse Vladmiria Luxuria se non sbaglio. Mi avevano proposto 400mila euro, io ne chiesi due milioni. Ero pronto a chiudere per un milione e 600mila perché in quel periodo avevo bisogno di soldi guadagnati in modo facile. Me ne offrirono 800mila e rifiutai. C’è gente che evidentemente si accontenta anche di 300mila euro, ma meglio andare lì che cercare di guadagnare in qualche altro modo.

 

Inizialmente dovevano prendere parte a questa nuova edizione anche Wanna Marchi e la figlia, poi si è deciso di no perché è stata considerata “immorale” la loro partecipazione. E’ d’accordo?

Questo è un fatto grave, questo moralismo da strapazzo. Sono due persone che hanno scontato una pena e impedisci loro ogni tipo di riabilitazione. Poi per un reato che non esisteva nemmeno, è assurdo che debbano pagare ancora.

 

In che senso?

Il mestiere di Wanna Marchi era fare la comica televisiva. Siamo in un paese dove fino ai 14 anni l’istruzione è obbligatoria, io quando la vedevo in tv mi mettevo a ridere, se uno invece comprava le sue erbe erba era uno scemo. Non vedo quale reato ha commesso.

 

Si parla di plagio, circonvenzione di incapaci.

Ma per favore, ai tempi scrissi un articolo e non me lo pubblicarono perché bisognava essere tutti contro di lei. La famosa vecchina che la denunciò non esisteva. Questa signora di 75 anni andò da Vespa facendo finta di essere caduta nella rete della Marchi e la denunciò. Si scoprì che i suoi acquirenti era gente laureata di 50, 60 anni che la sera si metteva davanti al televisore con una bottiglia di vino a rimbambirsi un po’.

 

Dunque?

Se uno ha studiato il minimo necessario a scuola, vede una che dice fesserie in televisione e ci casca vuol dire che la scuola non è servita a niente.

 

In conclusione?

Fanno tutti bene ad andarci per un po’ di soldi. Una volta in televisione un tale mi disse che lui non ci sarebbe andato neanche per dieci milioni. Gli risposi: ma non dire scemate, ci saresti andato di corsa.