Tornano in scena su Rai 3 – durante questo periodo dedicato alle festività natalizie – i documenti al centro de La grande storia, programma a carattere storico che si concentra, di volta in volta, su temi e argomenti differenti. Stasera, in particolare, andrà in scena l’approfondimento dal titolo “La Chiesa in uscita”, un’espressione che spesso e volentieri è stata utilizzata dal nostro Pontefice, Papa Francesco, e che potrebbe allo stesso modo facilmente riassumere il succo del suo Pontificato fino a questo momento. “Chiesa in uscita” indica infatti una Chiesa aperta, flessibile, che accoglie e comprende i bisognosi, coloro che hanno paura, che vivono nell’incertezza e nella necessità di un abbraccio più grande. Per cominciare, durante il servizio, verrà proposta un’intervista al Cardinale Pietro Paroli, Segretario di Stato Vaticano: proprio quest’ultimo affronterà alcuni dei temi più scottanti dell’ultimo periodo, come per esempio la differenza intesa come valore e non come ostacolo o problema, e anche la vicinanza tra la figura di Papa Francesca e di Papa Giovanni XXIII. Verranno riprese le esperienze del Pontefice, la sua vita prima di essere eletto, e anche il martirio di monsignor Romero, che è stato ucciso nella cattedrale di San Salvador, mentre si impegnava a difendere i poveri e i deboli che abitavano la sua terra. Non mancheranno un focus anche sul Giubileo della Misericordia appena concluso e il racconto della testimonianza di Paolo Dall’Oglio, che si è recato in Siria fondando la comunità monastica Mar Musa, per poi svanire improvvisamente. È stato rapito, o ucciso? All’interno dell’appuntamento con La Grande Storis interverranno il Direttore della Sala Stampa Vaticana Greg Burke, il Cardinale e Nunzio di Damasco Mario Zenari, il filosofo Umberto Galimberti, il Cardinale e presidente del Pontificio Consiglio della Cultura Gianfraco Ravasi, i Vescovi Marcello Semeraro e Domenico Pompili, la professore di storia de La Sapienza Emma Fattorini, il Direttore Civiltà Cattolica Antonio Spadaio S.J e il priore di Bose, Enzo Bianchi.