E’ tutto pronto per la prima prova in esterna di questa sesta stagione di Masterchef Italia 6. Dopo la composizione della Masterclass questa sera i 20 superstiti si troveranno ad affrontare il primo scontro tra brigate e Matera sarà la location di questa sfida in esterna. Matera, non solo sassi: la città patrimonio dell’Unesco ospita la prima esterna di MasterChef Italia 6. Il talent show di Sky Uno sbarca in Basilicata: sarà proprio una delle province più belle del sud Italia afae da locarion alla prima prova a squadre dell’edizione di quest’anno. A Matera arriveranno i 20 concorrenti della Masterclass e i quattro giudici, Joe Bastianich, Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Antonino Cannavacciulo, per una volta concordi nell’apprezzare le bellezze naturali del luogo ma soprattutto la bontà della cucina locale. Ecco alcune cose che non sapete sull’incantevole Matera e sulla sua cucina.



Cosa dovranno affrontare i 20 concorrenti di Masterchef nella prima prova in esterna in scena a Matera? La cucina della città dei Sassi è davvero molto tipica fatta di prodotti poveri e del famoso pane di semola di grano duro e lievito madre. Tra i piatti tipici di Matera c’è la crapiata, una zuppa di legumi e cereali che si realizza con i frutti del primo raccolto dell’anno. Altra ricetta della tradizione è la Ciallèdd, preparata con pane raffermo, patate, cipolla, erbette della Murgia, rape e uova. Famosi anche i peperoni cruschi di Senise, varietà dolce e croccante tipica delle tavole di Matera. Il pane di Matera è un pane particolare a semola di grano duro, ottenuto grazie all’uso del prezioso lievito madre e mescolando diverse semole locali. Ha la forma di un cornetto e una crosta alta almeno 3 millimetri, con una mollica particolarmente gialla e bucherellata. Viene cotto nel forno a legna e per questo motivo appare molto poroso. L’antico metodo di lavorazione del grano, la varietà locale del grano, la lenta lievitazione e la cottura in forni rigorosamente a legna permettono di mantenere il pane di Matera croccante per una settimana, anche fino a 9 giorni restando fragrante e saporito. Solitamente i panettieri della Basilicata lo producono in pezzi da due chilogrammi.



La Santa patrona di Matera è la Madonna della Bruna e si festeggia il 2 luglio con la sfilata lungo il centro storico del paese di un carro trionfale di cartapesta. Molto sentito anche il culto della natività: ogni anno un presepe vivente viene allestito su un percorso di 700 metri di lunghezza all’interno dei Sassi grazie all’impegno dell’Unione Nazionale delle Pro loco d’Italia e della Regione Basilicata. Lungo la stessa direttrice si svolge anche la Via Crucis a Pasqua. Altre feste tipiche sono le matinate, giornate nelle quali la popolazione locale si dedica a canti popolari carnascialeschi. Matera è una città green: a ogni angolo un polmone verde dove adulti e bambini possono respirare aria pulita. C’è il Parco del Castello con i suoi giardini incontaminati, c’è il Parco Giovanni Paolo II in via Lucana dedicato a papa Wojtila in occasione della sua visita in Basilicata, ancora c’è la Villa dell’Unità d’Italia in via XX Settembre amata dagli anziani appassionati di bocce e subito accanto il Parco Centrale. Per una passeggiata a piedi o in bici potete scegliere tra il parco Giovanni Falcone di via IV Novembre, il bosco Serra Venerdì, il parco dei Quattro Evangelisti e lo splendido Parco del rione Lanera. 



Con una popolazione di oltre 60mila abitanti, Matera è la seconda città della Basilicata e il comune più grande della regione: ne fu capoluogo fino al 1806 quando faceva ancora parte del Regno di Napoli. Matera è conosciuta soprattutto come la città sotterranea o la città dei Sassi, ormai dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco per la loro straordinaria bellezza. A strapiombo nella valle che sorge tra l’altopiano delle Murge e la fossa Bradanica, Matera è tagliata in due dalBradano che la bagna e la rinfresca. E’ una città antifascista ed è stata premiata con la medaglia al valore militare durante la Seconda Guerra Mondiale. I sassi di Matera rappresentano la parte più antica e nobile della città, un dedalo di strade, viuzze e arterie che si inerpicano all’interno del paese formandone il cuore. Si chiamano Sassi perché scavati dal passaggio dell’acqua del fiume Bradano che si incanalava in sentieri definiti grabiglioni. Dal 1993 sono riconosciuti come Patrimonio dell’umanità dall’Unesco e protetti come bene naturale mondiale. In stile romanico, la cattedrale di Matera risale al 13esimo secolo: dell’impianto originale conserva un maestoso rosone a sedici raggi, un campanile alto 52 metri, un incantevole affresco che raffigura la Madonna della Bruna, un presepe dell’artista Altobello Persio ed un affresco sul Giudizio Universale. Il Palazzo dell’Annunziata di Matera  è una residenza del Settecento e domina l’intera piazza centrale di Matera: è un ex convento delle suore Domenicane, storicamente ha ospitato il tribunale per poi diventare un’importante e frequentata scuola. Oggi ospita la Mediateca, la Biblioteca Provinciale e il cinema pubblico. Il castello di Matera Detto anche Castello Tramontano, è un’affascinante architettura di stile aragonese con un maschio centrale e due torrette laterali di base rotonda. E’ un’opera maestosa ma incompiuta: la sua lavorazione si bloccò perché la popolazione nel Cinquecento si ribellò ai reali uccidendo il conte Giovan Carlo Tramontano. Non perdetevi la Torre Metellana, nel Sasso Barisano: anticamente era compresa nella cinta muraria che difendevano la città di Matera dagli aggressori.