Nella seconda serata di oggi, giovedì 5 gennaio 2017, la Fox trasmetterà un nuovo episodio di Tyrant 3, in prima Tv assoluta. Sarà il sesto, dal titolo “Verità e dignità“. Prima di scoprire le anticipazioni, ecco dove siamo arrivati la settimana scorsa: le tensioni ad Abuddin iniziano ad aumentare quando Barry (Adam Rayner) sceglie di prendere una decisione molto forte. Impone infatti che in un quartiere in particolare, in cui stanno avvenendo numerose sommosse, nessuno potrà recarsi nei luoghi di preghiera. Nafisa preme quindi con l’Imam perché parli in pubblico e faccia figurare il Presidente come suo nemico, in modo da accattivare le simpatie del popolo. Intanto, Daliyah (Melia Kreiling) inizia a diventare una spina nel fianco di Leila (Moran Atias) quando inizia ad imporre alla donna di far emergere tutta la verità accaduta nel Palazzo e riguardo alla famiglia di Barry e del marito. Mentre Fauzi fa dei passi avanti nella sua relazione con Daliyah, Molly (Jennifer Finnigan) invece viene continuamente colpita da numerose visioni della figlia, che vede praticamente ovunque. Si convince quindi che l’unica speranza che le rimane è farsi ricoverare in un istituto specializzato nel trattamento del lutto, in modo da potersi riprendere. Barry vorrebbe fermarla, ma la moglie gli fa notare che quella situazione non fa altro che aumentare il suo dolore e gli chiede di lasciarla andare. Tutto ricade quindi su Sammy (Noah Silver), che non sa come superare il dolore per la perdita della sorella. Durante una conversazione con il figlio, Barry realizza di ricordare un particolare sbagliato sull’infanzia di Emma (Anne Winters) e riferisce al figlio di aver accettato la proposta di Molly. Nel frattempo, Leila incontra numerose donne che potrebbero sostenere la sua campagna, ma deve fare i conti con le conseguenze delle azioni del marito. Intanto, Sammy continua a frequentare Haitham (Raphael Acloque), che non nega di considerare speciale. Il ragazzo teme però che voglia solo arrivare al Presidente, ma il professore gli rivela di aver contrastato il padre online, riguardo alla chiusura dei centri di preghiera. Al-Qadi (Khaled Abol Naga) scopre invece che il Califfato ha chiuso scuole ed ospedali in una certa area della città, dove secondo alcune indiscrezioni potrebbero avvenire delle ulteriori esplosioni. Più tardi, Cogswell (Chris Noth) ordina ai suoi uomini di sfollare la piazza in cui Al-Qadi ha riunito una folla di persone per pregare. La situazione tuttavia degenera e i soldati sembrano pronti a sparare, ma l’Imam si oppone e cerca di unire i due popoli. Senza via d’uscita, Barry trova un valido aiuto in Dalilah, a cui confessa tutta la propria frustrazione. E non solo per la partenza della moglie o le sommosse cittadine, ma anche perché si rende conto che qualcosa è in cambiato in seguito alla fuga. Dopo una conversazione intima, i due infine danno sfogo alla passione, esaudendo così i desideri della donna, che non attendeva altro.



Fauzi decide di rivelare i propri sentimenti a Daliyah, mentre un incidente accade durante la riunione della Commissione di Verità e Dignità. Il tutto porterà a delle decisioni severe, che includeranno anche un’ammissione di Fauzi e ad una successiva richiesta a Daliyah. Barry vorrebbe agire con maggiore forza contro coloro che stanno contemplando di uccidere in nome del Califfato, mentre Al-Qadi sente il bisogno di parlare finalmente con Ihab. Men mano che la sua relazione con Cosgwell incede, Leila prenderà una decisione riguardo al suo ruolo nel governo di Barry e che ruoterà attorno alla proposta di Daliyah. Alla luce di questa vicenda, il processo di valutazione presso il campo profughi diventa sempre più spinoso, mettendo in un limbo le vite di tanti innocenti. Nel frattempo, El-Amin entra nel mirino del governo a causa di ciò che scrive nel suo blog e Sammy inizia a nutrire dei forti dubbi. Quando sarà giusto avvisare il padre di ciò che sta succedendo?

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