Kubo e la spada magica, in lingua originale Kubo and the Two Strings è un film d’animazione creato con la tecnica stop-motion prodotto dallo studio Laika, lo stesso che ha realizzato Coraline e la porta magica e ParaNorman. La pellicola è candidata ai Golden Globes 2017 nella categoria Miglior film d’animazione. Il regista del film è lo statunitense Travis Knight, animatore classe 1973: Kubo e la spada magica è la prima produzione di cui ha realizzato la direzione. Venendo a parlare del cast che ha preso parte a quest’opera, il protagonista è stato doppiato da Art Parkinson, attore irlandese molto popolare per aver interpretato lo sfortunato Rickon Stark nella serie tv cult “Il Trono di Spade”. Al suo fianco recita la bellissima Charlize Theron, una della dive hollywoodiane più apprezzate del suo tempo: come dimenticare per esempio la sua performance magistrale in Monster, ruolo che le ha concesso di vincere il premio Oscar come miglior attrice protagonista? Citiamo, infine, la presenza dell’affascinante Matthew McConaughey, attore texano che nel corso della sua carriera ha recitato per registi di grande prestigio come, ad esempio, Joel Schumacher, Robert Zemeckis, Steven Spielberg, Steven Soderbergh, Martin Scorsese e Christopher Nolan.



Nell’antico Giappone, Kubo (Art Parkinson) è un vivace ragazzo con un occhio solo che vive assieme alla sua madre malata, Sariatu (Charlize Theron), in una grotta collocata in cima a una montagna. Ogni giorno cerca di guadagnare il denaro che gli serve per vivere recandosi nel vicino villaggio e raccontando storie suggestive agli abitanti, grazie all’utilizzo di alcuni origami che è in grado di animare sapientemente. Un giorno narra le avventure di un potente samurai di nome Hanzo, dietro la cui figura si nasconde quella del padre scomparso di Kubo. Ogni sera, il ragazzo torna da sua madre prima del tramonto: la donna, infatti, l’ha sempre messo in guardia di non restare fuori di casa nottetempo, altrimenti la magica Sariatu (Rooney Mara) e suo nonno Re Luna (Ralph Fiennes) cercheranno di prendere il suo solo occhio sano. Un giorno il nostro protagonista viene a sapere che a Obon stanno organizzando un Festival in cui sarà possibile per i vivi mettersi in contatto con i morti: Kubo parte per cercare di parlare assieme a suo padre Hanzo, dato che l’uomo gli manca sempre più, giorno dopo giorno…

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