Paolo Bonolis, padrone di casa della celebre trasmissione dedicata e fatta dai bambini, Chi ha incastrato Peter Pan?, si è raccontato nel corso di una lunga intervista rilasciata al settimanale Oggi. Non solo conduttore di uno dei programmi di maggiore successo dell’Ammiraglia Mediaset, ma anche padre dei suoi tre bambini, Silvia, Davide e Adele. Nonostante i suoi 56 anni, Paolo non smette di cercare lo stupore della prima volta: “Oggi mi riesco a stupire davanti a un film, a una rappresentazione teatrale o a una meraviglia della natura”, ha ammesso, ma ciò che realmente lo stupisce sono “i comportamenti che segnano le tappe di crescita dei miei figli”. Come la voce del figlio Davide che, inevitabilmente, sta cambiando. Ciò che però si augura, con l’avanzare dell’età, è continuare a stupirsi come avviene nei bambini, di uno stupore che colpisce prima di tutto gli occhi. Bonolis ha quindi fatto un passo indietro con la mente e si è raccontato da bambino. Timido come oggi, figlio unico, ha imparato a divertirsi da solo: “Questo mi portava a vivere gli amici, quando li incrociavo, con una passione e una intensità immensa”, ha dichiarato. Si ritrovava spesso a parlare da solo e sognava di viaggiare in giro per il mondo. Oggi che può farlo, riesce a rintracciare quello stupore così difficile da trovare dopo una certa età, proprio nel viaggio.
PAOLO BONOLIS: SONO UN PAPÀ ATTENTO AI FIGLI
Dal bambino cresciuto da solo, con genitori molto aperti ed un papà più severo e rigoroso rispetto alla madre, Paolo Bonolis si racconta oggi nel ruolo di genitore, descrivendosi un papà “come tutti gli altri”, “che vuole bene ai suoi figli”. Con ciascuno dei suoi tre figli, Paolo ha rivelato di avere un rapporto diverso: se con Davide si parla di “cose da maschi” e si pratica molto sport insieme, con Silvia c’è un rapporto “più fisico: ci amiamo, ci abbracciamo”. Poi c’è Adele, la più piccola, con la quale si parla persino di cose inaspettate per la sua età. “Ha una curiosità tale che si avvicina a qualsiasi argomento e a volte è spiazzante”, ha rivelato il conduttore. Alla fine, dal suo racconto trapela un padre all’antica, con dei valori ben saldi da voler trasmettere anche ai propri figli. Ad esempio cerca di limitare ai suoi ragazzi l’uso della tecnologia ed internet cercando di insegnare loro a cavarsela anche nei rapporti interpersonali, pur comprendendo i differenti bisogni della generazione attuale. Non solo papà attento però, ma anche bambino in alcune occasioni. E’ questa l’inaspettata descrizione che ne fa Adele, intervenuta nella conversazione e che ha rivelato l’aspetto più “giocoso” e “bambinesco” del padre, soprattutto in occasione delle partite dell’Inter: “Urla, lo sentiamo fino al piano di sopra e si arrabbia tantissimo se l’Inter perde”. Ma se sotto sotto papà Paolo è rimasto un bambino, dall’altro lato è anche “antico”, come rivela la piccola Adele: “Ha un telefonino Nokia che non si sente mai ma non lo vuole cambiare. Lui dice che se sto sul telefono non leggo, non parlo, non capisco più niente”, dice la simpatica Adele.
IL RAPPORTO CON LA TECNOLOGIA
Paolo Bonolis, a differenza della moglie Sonia Bruganelli e della figlia Adele, non condivide alcun tipo di rapporto con la tecnologia. In fondo, non ne sente la necessità, come è lo stesso conduttore ad ammettere. “Quello che ho appreso e che ha dato sale e sapore alla mia vita mi è più che sufficiente”, dice. Bonolis sa bene quanto sia sottilissima la linea tra l’uso e l’abuso. “Vedo purtroppo generazioni che da questa tecnologia vengono ‘vampirizzate’. Finiscono per avere solo un’esistenza virtuale”. Per lui i rapporti interpersonali e la memoria continuano ad avere una importanza che assume quasi il sapore della nostalgia nei tempi moderni. Nonostante il divieto imposto ad Adele di usare i social per più di 20 minuti al giorno, ammette di non imporne tanti ai suoi figli. “Vorrei che capissero che ci sono dei limiti che a volte preservano loro stessi e a volte preservano la libertà e il diritto degli altri ad avere degli spazi propri”, dice. Una volta appreso ciò, questi non rappresentano più dei veri divieti.
PAOLO BONOLIS E IL RITORNO A CHI HA INCASTRATO PETER PAN?
Messo da parte il grande lavoro di padre, c’è quello in Tv, che lo vede attualmente alla guida della trasmissione del giovedì sera di Canale 5, Chi ha incastrato Peter pan?. Dalla prima edizione sono passati 18 anni e di cose ne sono cambiate. Sono innanzitutto cambiati i bambini di oggi. Dopo sette anni di lontananza, Paolo Bonolis ha accettato di tornare a condurla, conscio di questo grande cambiamento: “Oggi quelli di 9 anni sembrano dei quattordicenni rispetto a quelli di allora. Hanno una possibilità di accedere al mondo diversa e sono meno ‘stupibili'”, commenta il conduttore in riferimento ai ragazzi di oggi. Ecco allora che anche nella nuova edizione si sono ritrovati di fronte ad una situazione diversa e certamente più difficile. E in merito agli ascolti, anche la collocazione al giovedì sera non è stata del tutto positiva. Malgrado ciò, il mattatore di Canale 5 ha accettato di buon grado di rifarlo, dicendosi felice della decisione dell’azienda Mediaset, “anche se già nella mia vita ho un esubero infantile”, ha ironizzato, riferendosi proprio ai suoi tre cuccioli.