Ed ecocci qua, nel bel mezzo di questo venerdì 13, da sempre un connubio che spaventa o rende “fortunati” chi invece crede che ci sia un doppio significato a questa data. Un ennesimo venerdì 13 ci terrà compagnia per qualche ora tra superstizioni, leggende e riti che solo i ben informati di questo genere di cose conoscono e affrontano ogni volta che il quinto giorno della settimana corrisponde con il contraddittorio numero 13. La colpa? E’ ancora una volta della mitologia, questa volta scandinava, e di un Dio, Loki, che niente ha a che fare con Tom Hiddleston. Ebbene sì, per molti il personaggio di Thor è l’unico Loki al mondo ma non è così visto che proprio la mitologia racconta dell’esistenza di questo tredicesimo semidio arrivato sulla terra travolgendo tutto con la sua crudeltà. Proprio dal suo arrivo in poi, in Scandinavia, il numero 13 è stato segno di malaugurio. 

SUPERSTIZIONE E SCIENZA ALLA RICERCA DI UNA “CURA” O UN PERCHÈ

Paese (o religione) che vai, superstizione che trovi e così mentre gli scandinavi se la prendono con il vero Loki, altri credono che la presenza di 13 persone all’Ultima Cena sia stato l’inizio di tutto ed ecco perché spesso anche a tavola non ci si siede in numero dispari (soprattutto al Sud) e si arriva addirittura ad apparecchiare per una persona in più se necessario. Tutti hanno un po’ paura di questo venerdì 13 ed ecco che la superstizione lascia il posto alla scienza quando si parla di malattia. Secondo gli studiosi tutti coloro che hanno una paura ingiustificata del venerdì e di questo, in particolare, soffrono di “Parascevedecatriafobia”. Babbani avvisati…