Un Vasco Rossi sereno, intimo, filosofico quello che, in punta di piedi, si è raccontato ai microfoni di Don Ciotti attraverso alcune delle sue canzoni più famose. L’incontro inizia con il ricordo degli errori commessi dal rocker di Zocca nella sua vita: “Sono caduto, ho fatto un sacco di errori nella vita però sono riuscito a rialzarmi”. Sulle note e sulle immagini di “Vita spericolata”, Don Ciotti dice: “Nella canzone della tua vita hai detto che forse un po’ spericolata è stata anche la mia vita. Non credi che siano spericolate tutte le vite mosse da un’inquietudine e da una sete di giustizia?”. “E’ la canzone della mia vita” – racconta Vasco – perché racchiudeva le sensazioni e le emozioni vissute in quel periodo. Era un inno alla vita vissuta pericolosamente, un continuo mettersi in gioco senza mai superare il limite”. Vasco Rossi, paroliere dei giovani che lo seguono in tutta Italia cercando di dare vita alle parole delle sue canzoni, Vasco rivolge il suo pensiero quando si parla di sogni: “I sogni sono le cose che ci aiutano a vivere. Io pensavo di non farcela, di non essere in grado di fare niente. Ecco perché è importante dire ai giovani ce la farete tutti”. Don Ciotti arriva così al rapporto di Vasco con la fede: “Le fedi possono aiutare a vivere ma non devono essere imposte. Devono essere tutte libere purchè non facciano male agli altri. Ho paura di questi fondamentalismi religiosi che vogliono farti credere che quello che dicono è giusto. Ognuno deve avere la propria fede e di rispondere alla propria coscienza. Io sono cresciuto in una famiglia religiosa ma quando ho cominciato a capire mi sono reso conto di non credere a nulla. Penso che dopo la morte non ci sia più nulla”. Quello che viene fuori è un Vasco diverso, profondo come lo sono le sue canzoni, diventate negli anni dei veri inni alla vita (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LA DATA ZERO AD ANCONA, ARRIVANO BUONE NOTIZIE

Ottime notizie per i fan di Vasco Rossi. Il Comune Del Conero avrebbe dovuto ospitare il concerto del cantante ma l’assessore allo sport Andrea Guidotti aveva detto che la priorità era l’Anconitana. La società di calcio infatti avrebbe dovuto usare il campo per giocare i play off. Qualcosa però sembra stia cambiando: il Comune è pronto a fare dietro front di fronte alle tantissime proteste ricevute. Arriva infatti il comunicato ufficiale che recita così: “Stiamo lavorando per portare il concerto di Vasco Rossi ad Ancona. La prossima settimana avremo un incontro con gli organizzatori dell’evento che solo ieri ci hanno fatto richiesta dell’uso dell’impianto dello Stadio Del Conero. Siamo certi che troveremo la soluzione migliore per soddisfare le esigenze di tutti, sperando di battere la concorrenza di altre città che vorrebbero la data zero del concerto di Vasco Rossi”. (Anna Montesano)



“MEGLIO UN NON CREDENTE CHE UN CREDENTE IPOCRITA”

Vasco Rossi è pronto a raccontare il suo rapporto con la fede nella puntata odierna di A sua immagine. Durante un confronto con Don Ciotti, Vasco spiega di aver perso la fede a 15 anni e di aver sposato la teoria darwiniana secondo cui tutto è un caso. Secondo Vasco, infatti, anche la vita è un caso ma non per questo è meno preziosa. Don Ciotti lo ascolta e, a sua volta, cita Papa Francesco che ha detto: “Meglio un non credente che un credente ipocrita”. Attraverso un discorso di venti minuti durante il quale toccheranno vari temi, Don Ciotti e il rocker di Zocca si troveranno, alla fine d’accordo: tutti possono avere una fede e nessuno deve imporre all’altro la propria. Sarà un incontro emozionante quello tra il Komandante e Don Ciotti, legati da un grandea rapporto d’amicizia. In soli venti muniti, il popolo del Blasco potrà così scoprire un lato nascosto e inedito del proprio beniamino, abituato a mostrare solo a poche persone la parte più intima della propria anima (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



LA DATA ZERO DEL TOUR 2018 AD ANCONA?

Vasco Rossi è pronto a tornare in tour. Dopo la grade festa di Modena Park, Vasco, nel 2018, tornerà a cantare negli stadi toccando almeno sette città. Per la data zero, l’entourage di Vasco aveva chiesto al comune di Ancona lo Stadio del Conero per circa un mese, dal 10 maggio ai primi di giugno 2018. Inizialmente, come svela il Resto del Carlino, il Comune aveva rifiutato dal momento che, in quello stadio gioca la squadra di calcio dell’Ancona che, in quei giorni, potrebbe essere impegnata nei playoff. Dopo il no iniziale, però, l’assessore allo sport del comune di Ancona, Guidotti, ha fatto sapere che stanno lavorando per portare il concerto del rocker di Zocca nella loro città. “Stiamo lavorando per portare il concerto di Vasco Rossi ad Ancona. La prossima settimana avremo un incontro con gli organizzatori dell’evento che solo ieri ci hanno fatto richiesta dell’uso dell’impianto dello Stadio Del Conero. Siamo certi che troveremo la soluzione migliore per soddisfare le esigenze di tutti, sperando di battere la concorrenza di altre città che vorrebbero la data zero del concerto di Vasco Rossi”.

EMARGINAZIONE, IMMIGRAZIONE E LIBERTA’ TRA I TEMI

Sarà un Vasco rossi inedito quello che si racconterà ai microfoni di Don Ciotti. Alle 17.30 su Raiuno, in 20 minuti di intervista, partendo dai titoli di alcune delle sue canzoni più celebri, Vasco Rossi insieme all’amico Don Ciotti che conosce da tempo, parlerò di immigrazione, ius soli, emarginazione, di diritti e doveri delle persone. “Quando don Ciotti me lo ha chiesto, ho detto subito di sì. Perché con Luigi Ciotti tutto è possibile e.. con lui soltanto!”, si legge sulla pagina ufficiale del rocker di Zocca. Vasco e Don Ciotti, partendo dal brano “Buoni o cattivi”, parleranno di pregiudizi e intolleranza. Il singolo “Mi si escludeva” darà il via ad un discorso sull’emarginazione e sull’immigrazione. Si parlerà di libertà con il brano simbolo “Liberi liberi” ma anche di vite spericolate come quella che ha condotto Vasco fino ad un certo punto e, infine, i due si confronteranno anche sulla diversa visione dell’aldilà partendo dalla visione ironica della fede che Vasco ha fatto nella canzone “Manifesto futurista” in cui si parla di un uomo che deve contare solo sulle proprie forze (aggiornamento di Stella Dibenedetto).

UN RACCONTO INTIMO DI VASCO

Sarà un Vasco Rossi inedito e intimo quello protagonista di “A Sua Immagine – Le ragioni della speranza“. La rockstar si confessa oggi, sabato 14 ottobre, nell’intervista con il prete antimafia don Luigi Ciotti nello speciale delle 17.30. Sarà un dialogo a dir poco interessante quello che andrà in onda in esclusiva su Raiuno, perché avverrà tra un credente e un non credente. I due si confronteranno sui piccoli e grandi temi della vita, con la musica sullo sfondo. «Penso che Vita spericolata sia una delle canzoni più fraintese. È un inno alla vita, alla vita vissuta intensamente», ha ad esempio confidato il rocker di Zocca. Ma Vasco Rossi ha parlato anche del suo rapporto con la musica: «Nelle canzoni racconto le mie debolezze». Queste sono alcune delle verità svelate dall’artista, che spiegherà anche il suo rapporto con la spiritualità e quindi la religione: «La fede non può essere imposta. Io l’ho persa a 15 anni».

VASCO ROSSI, DALLA VITA SPERICOLATA AL SENSO DELLA VITA

Queste sono alcune delle anticipazioni sull’intervista rilasciata da Vasco Rossi a don Ciotti per “A Sua Immagine“. La rockstar, protagonista l’estate scorsa del concerto dei record Modena Park, interverrà nella sezione del programma dedicata al commento del Vangelo. «Vasco Rossi ha accolto l’invito di don Luigi Ciotti per riflettere su vari temi, dall’amicizia alla libertà, da una “vita spericolata” al senso della vita», hanno spiegato padre Gianni Epifani e Laura Misiti, autori della rubrica, all’Agenzia Sir. Sui canali social è comparso già un breve video anteprima dell’incontro con il sacerdote in prima linea nella lotta alle mafie e fondazione di Associazione Libera. Un confronto inedito per un Vasco apparso sereno e sorridente. «Caro Luigi, mi fa molto piacere vederti in questa nuova veste di conduttore», dice il rocker rivolgendosi a don Ciotti. Quest’ultimo replica: «Grazie alla tua disponibilità». E quindi Vasco: «Per me è un grande piacere».

“DIO NON ESISTE”

Vasco Rossi, nell’anticipazione dell’intervista con don Luigi Ciotti, ha rivelato di aver perso la fede a 15 anni. Ne aveva già parlato anni fa, quando raggiunse i primi 30 anni della sua carriera di musicista. Ne parlò al settimanale Vanity Fair con la sua solita schiettezza, senza mai avere paura di non piacere, a partire dai cattolici. Era in collegio dai Salesiani quando ha perso la fede: «I preti dicevano che se avessimo fatto la comunione senza confessarci ci sarebbero accadute cose terribili. Allora provai. Aprii la bocca, il prete mi diede l’ostia. Niente». In quell’intervista parlò anche di vita e Dio, tra cui per la rockstar non c’è alcun legame. «La vita non è un dono di Dio. È un caso». A cuore aperto ha parlato di religione anche a Repubblica: «Non credo che ci sia dietro una mente creatrice. Con questo non voglio dire che la vita perché è un caso non debba essere rispettata, anzi. La religione è stata inventata perché l’uomo, fondamentalmente, è malvagio, perché per il principio del piacere lui vorrebbe stare sempre bene. Se non ci fossero delle forze contrarie che lo calmano, sarebbe una bestia». Alla luce di queste dichiarazioni sarà interessante capire cosa avrà da dire Vasco Rossi sul suo rapporto con fede e religione nell’intervista per “A Sua Immagine“.