LA VERITÀ DI LELE MORA
Nella seconda serata di canale Nove va in onda il secondo appuntamento con la trasmissione di approfondimento, La Confessione, condotta dal giornalista Peter Gomez. In questa puntata atteso protagonista è il manager ed ex talent scout Lele Mora coinvolto negli ultimi anni in diversi procedimenti giudiziari che lo hanno visto condannato ad una pena complessiva di 6 anni ed un mese. Mora nel marzo del 1990 è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione dal Tribunale di Verona per spaccio di droga per poi rimanere invischiato anche nello scandalo di Vallettopoli ma non solo. Ai microfoni di La Confessione, Lele Mora racconterà la propria versione dei fatti per le tante vicende che negli ultimi anni lo hanno visto chiamato in causa. A tal proposito Mora in una recente intervista rilasciata a Radio Cusano Campus ha parlato del binomio sesso – spettacolo: “Nel mondo dello spettacolo non esiste violenza, se una vuole darla via lo fa per raggiungere i propri obiettivi. Nei miei anni d’oro avevo la fila di donne e di uomini pronti a venire a letto con me pur di lavorare, ma non ho mai fatto certe cose”.
LELE MORA: “PER SALIRE DA ME IN UFFICIO LE PERSONE ERANO DISPOSTE A TUTTO”
Nella medesima intervista rilasciata a Radio Cusano Campus, Lele Mora prendendo spunto dalla scandalo che sta travolgendo oltreoceano il produttore americano Weinstein che si sarebbe approfittato di una sedicenne Asia Argento, ha voluto chiarire il concetto che sia le donne che gli uomini vanno a cercare le persone potenti e non il viceversa. Queste le parole dell’ex agente: “Non è la persona potente che cerca le donne o gli uomini per andarci a letto, ma sono le donne e gli uomini a cercare la persona potente per raggiungere i propri obiettivi. E quando è il momento, se una persona non ti piace, non ti va, gli puzza l’alito, tu fai qualcosa solo se tu lo vuoi fare. Per salire da me nel mio ufficio c’erano persone disposte a tutto, a qualsiasi cosa, erano pronte anche a prostituirsi gratuitamente davanti alla mia persona. Ma non ho mai fatto questo genere di cose. Se devo dirla tutta, c’erano donne che venivano da me per essere portate ad Arcore solo per incontrare Silvio Berlusconi e chiedere cortesie. Io non ho mai portato donne ad Arcore, ho portato solo persone di una certa cultura, di una certa carineria e di una certa dolcezza. Ma nulla di più”.