La prima serata di Rai 3 è deviata al toccante docu-film tratto dal libro “Life, Animated: a Story of Sidekicks, Heroes, and Autism”scritto dal premio Pulitzer Ron Suskind, in cui racconta la storia di suo figlio Owen, affetto da autismo: Intervistato da Vita, il regista Roger Ross Williams ha spiegato cosa lo ha affascinato di questo progetto: “La prima volta che ho letto il libro mi sono davvero commosso. Non solo per l’incredibile amore e il coraggio dei Suskind, ma anche per le sfide che hanno affrontato e di come le hanno superate. Sono stato ugualmente commosso dal modo in cui Owen ha creato questo incredibile mondo colorato nella sua mente con i suoi amici della Disney, e di come Ron Ha portato tutto questo alla luce a modo suo”. Il trailer, clicca qui per vederlo, mostre alcune delle animazioni che hanno portato in vita i quaderni con i disegni realizzati da Owen. Ricordiamo che Life, animated andrà in onda su Rai 3 a partire delle 21.00 ma sarà possibile vederlo anche sintonizzando i propri dispositivi mobile a Rai Play, cliccando qui



LE CURIOSITÀ SULLA PELLICOLA

Una pellicola di genere documentario, animazione, drammatico e sentimentale che è stata diretta da Rogers Ross Williams ed è stata realizzata nel 2016 in USA, la distribuzione è stata curata dall’azienda I Wonder Pictures. Life, Animated’ è un lungometraggio documentaristico, drammatico per molti aspetti, per altri è anche la riscossa di una famiglia che attua una strategia alternativa alla farmacologia per un tema così ampiamente diffuso come l’autismo. La barriera di Owen, il suo superamento delle difficoltà di relazione con le persone, la strategia attuata dal padre, sono tutti temi che hanno commosso una grande platea in tutto il mondo, un film nato quasi in sordina, esploso per la semplicità e il realismo della storia, un pezzo di cinema autentico in un mondo dove il digitale è la nuova era. Ron Suskind è l’autentico padre di Owen, un giornalista americano che ha vinto la sua battaglia personale contro l’autismo del figlio Owen pianificando una strategia incredibile. Owen parla con le voci di Jafar e Iago, personaggi del film Disney ‘Alladin’ e la pellicola ha decretato per cast e produzione diverse nomination in tutto il mondo, vincendo molti premi tra cui il rinomato Sundance Film Festival.



ROGER ROSS WILLIAM ALLA REGIA

Il docu-film Life, Animated va in onda su Rai 3 oggi, giovedì 19 ottobre 2017 alle ore 21,15. La pellicola è stata prodotta da Julie Goldman, Roger Ross Williams, Christopher Clements e Carolyn Hepburn, diretta dal regista afro americano Roger Ross Williams (importante e sensibile regista soprattutto per le tematiche inerenti al popolo africano e ai diritti dei neri in terra amaericana), e interpretata da un cast di ottimi attori anche se in parte sconosciuti nei quali ritrovare Jonathan Freeman, già al fianco del regista di successo Ang Lee per il lungometraggio Tempesta di Ghiaccio. Accanto a Freeman il comico americano, di nascita newyorchese, Gilbert Gottfried, brillante interprete di commedie come Beverly Hills Cop e Senti chi Parla 2. La loro è però una presenza vocale, saranno le voci di Owen, ragazzo autistico che parla con le intonazioni dei suoi personaggi preferiti e la coppia di attori è stata in passato doppiatrice di film prodotti dalla Disney. L’uscita di Life, Animated è datata 2016, una pellicola che ha destato curiosità e interesse e non ha per nulla deluso il pubblico oramai abituato a cast stellari, budget fantascientifici, pellicole dirette più in post-produzione con effetti speciali più che nei set. Ma vediamo ora la trama del film nel dettaglio.



LIFE, ANIMATED, LA TRAMA DEL FILM DOCUMENTARIO

Owen Suskind è un bambino autistico. Sin da piccino ha avuto difficoltà nell’apprendimento del linguaggio sino alla chiusura totale. Trascorre le sue giornate chiuso in stanza, solamente i film della Disney sono la sua porta sul mondo, la famiglia è preoccupata, non sa davvero che pesci pigliare per aiutare questo bimbo dolce ma difficile. Come combattere l’autismo? Quale soluzione escogitare per aggirare la barriera di incomprensione e comunicazione tra Owen e la famiglia? Il padre ha un giorno un’intuizione: parlare a Owen con il linguaggio dei personaggi Disney, interagire con il figlio entrando in prima persona nel suo mondo più che tentare con terapie e psicofarmaci di trascinarlo nel mondo della famiglia. Owen cresce e il linguaggio imparato a memoria film dopo film, battuta dopo battuta, diviene così il linguaggio da impiegare nelle relazioni con le persone, in quello stratagemma del padre, Owen impara la possibilità di dotarsi di una forma di comunicazione e la sfrutta appieno. La sua relazione con la gente è quella di un personaggio Disney, risponde come avrebbero fatto gli eroi dei suoi film, porta il suo mondo all’intenro delle relazioni con le persone, ha ora il potere di dare un nome alle sue emozioni. Owen ottiene l’indpendenza mai sperata dalla famiglia, si costruisce una vita, vive da solo e nel suo personale trasloco, in una città lontana da casa, uno scatolone su tutti è la vita stessa del ragazzo, quello contenente i DVD dei suoi eroi, il suo personale vocabolario di relazioni con il mondo.