IL CALORE DEI FAN
Elio e le Storie tese stanno per mettere fine ad un bellissimo progetto artistico partito negli anni Ottanta e portato avanti con enormi successi negli anni. Dopo l’annuncio dello scioglimento della band il prossimo 19 dicembre in occasione dell’ultimo concerto, in tantissimi fan hanno letteralmente preso d’assalto gli account social della band facendo sentire il loro calore in svariati modi: “Ma com’è possibile che vi sciogliate in uno dei mesi più freddi dell’anno?”, “Avevo scommesso alla Snai che vi sareste sciolti nel centomila, vi dispiace rimandare”, “Ma se dopo il vostro ultimo concerto noi fans convincessimo i Litfiba a scrivere “Elii tornate insieme” voi, poi, riprendereste a suonare?”, “Ma come? Siete diventati dei matusa? Ha vinto il governo bastardo?… E supergiovane come farà senza di voi! Tristezza infinita, vado a farmi una pinta di analcolico moro !”.
È L’ULTIMA APPARIZIONE DELLA BAND?
Il gruppo di rock demenziale italiano Elio e le storie tese a Celebration farà una delle sue ultime comparse televisive domani, quando sarà ospite di Neri Marcorè e Serena Rossi su Rai 1. Gli Elii porteranno all’Auditorium Rai del Foro Italico la loro musica virtuosa e trash allo stesso momento, sferzando il pubblico con frasi irreverenti, provocatorie e certamente mai banali. Inutile dire che proporranno il loro ultimo singolo che da qualche giorno a questa parte ha cominciato ad entrare insistentemente in rotazione in tutte le radio nazionali. Il titolo, neanche a farlo apposta, è una chiara fotografia della nostra ossessione smodata per il cibo e per le mode: ‘Licantropo Vegano’. E’ indubbio che il veganesimo, e soprattutto la parte più radicale di questo, chiamiamolo così, ‘movimento alimentare’, stia crescendo sempre di più, anche in ambito social; e così, gli Elii hanno deciso di prendere un po’ in giro chi è estremista anche nel mangiare. Con buona pace dei vegani, che sono sempre un po’ suscettibili e poco dediti a ridere sopra al loro ferreo ‘credo’.
ELIO E LE STORIE TESE, UNA STORIA FINITA?
La storica rock band milanese, come alcuni già sapranno, è prossima allo scioglimento. L’annuncio shock è stato rivelato al programma televisivo Mediaset ‘Le Iene Show’, dove gli Elii hanno spiegato chiaramente che dopo oltre trent’anni di mestieranza e di risate è giunto il momento di dire stop una volta per tutte. Sul sito internet repubblica.it, Elio, il cantante e frontman della band, ha detto: ‘Bisogna essere abbastanza intelligenti da capire di essere fuori dal tempo. Al giorno d’oggi chi parla ai giovani sono senza ombra di dubbio gli youtuber, gli influencer, i rapper. E’ importante capire quando è necessario dire basta e fare qualcos’altro.’ Un brutto colpo questo per i fans di una delle più importanti band italiane degli ultimi trent’anni. L’ultimo concerto ci sarà il 19 dicembre a Milano, quando il pubblico potrà ammirare per l’ultima volta questo gruppo di grandi, grandissimi musicisti. Eh già, perché troppo spesso ci si dimentica che questi ultracinquantenni sono anche e soprattutto dei virtuosi della musica, ognuno del proprio personalissimo strumento.
LA STOCCATA AI CRITICI E IL RICORDO DI FEIEZ
Nel corso dell’intervista (mai banale) concessa al sito internet repubblica.it, Elio e le storie tese hanno anche avuto modo di lanciare una frecciatina a coloro i quali si ergono a critici musicali, spesso capendo poco o nulla di musica. E’ sempre Elio, il frontman, a parlare: ‘La stampa musicale serve a poco, soprattutto se è in mano a gente che non sa nemmeno cosa sia un Do.’ Una stoccata feroce quella di Elio, che però fa storcere un po’ il naso se consideriamo che il gruppo milanese è stato sempre o quasi osannato dalla critica. Soprattutto nelle note e sfortunate (spesso secondo posto) partecipazioni al Festival di Sanremo.
Poi, un momento di serietà: la morte di Feiez, il polistrumentista della band, avvenuta nel 1998 a causa di un’aneurisma. ‘Feiez morì sul palco assieme a noi e fu un’esperienza terribile. Terribile ma anche fantastica perché morì facendo la cosa che più amava al mondo’. Domani sera a Celebration potremo vedere ancora in azione questi grandi musicisti, alle prese con uno dei loro ultimi concerti. Senza lacrime, però: al massimo con una fragorosa risata.