L’ESIBIZIONE
“Enrico, sono fiero di essere al tuo fianco nella Nazionale cantanti”. Neri Marcoré cambia discorso, dopo l’esibizione mediocre di Ruggeri sulle note di Walk On The Wild Side. Lou Reed non fa per lui, sebbene il misterioso cantante se ne dichiari fan: “Per me che vengo dal punk è un vero maestro. Per di più, Reed rappresenta uno dei padri della moderna lotta per i diritti civili”. Marcorè lo interrompe: “L’album in cui è contenuta Walk On The Wild Side è stato prodotto, tra gli altri, da David Bowie: era proprio lì che volevamo arrivare”. Lo stesso Ruggeri racconta la genesi di Heroes: “È nata nel periodo berlinese di Bowie. Lui era lì per sfuggire ai suoi fantasmi, quando a un tratto, in prossimità del Muro, vide due ragazzi abbracciarsi”. È per caso una puntata de Il falco e il gabbiano? Segue l’ennesima cover, questa volta in duetto con Marcorè. “La riguarderemo (e risentiremo) tra trent’anni, col plaid sul divano”. Ne dubitiamo: non si tratta di un pezzo di tv degno di essere rivisto. [agg. di Rossella Pastore]
L’ERRATA INTERPRETAZIONE DI CONTESSA
Tra gli ospiti che questa sera prenderanno parte alla seconda puntata di Celebration dedicata al grande rock, c’è il cantautore, scrittore e conduttore televisivo Enrico Ruggeri. Ruggeri che in questi mesi ha dato vita alla reunion della storica band dei Decibel con cui ebbe modo di sfornare diverse hit tra le quali la più apprezzata e conosciuta rimane senza dubbio Contessa. A tal proposito, Ruggeri in una recente intervista rilasciata a Il Corriere della Sera ha parlato di questo brano che a quanto sembra, è stato dedicato ad una donna che all’epoca fece soffrire l’artista: “Quando si scrivono certi brani è come cadere in uno stato di trance: liberi la mente e cerchi di girare alla larga dalla didascalia, nemico principale delle canzoni. Era stato letto come un pezzo legato al mondo di Renato Zero. Niente di vero, ma l’accostamento mi piaceva e non feci nessuna smentita”.
“OGGI IL ROCK NON È PIÙ GENERAZIONALE”
A Celebration c’è Enrico Ruggeri, un grande rappresentante del genere rock italiano, peraltro protagonista nell’ultimo periodo della reunion con la storica band dei Decibel. Il gruppo ha tenuto tantissimi concerti in giro per l’Italia raccogliendo dovunque una calorosa accoglienza. In una recente intervista a Il Corriere della Sera, Ruggeri ha parlato dell’attuale momento del genere rock: “Oggi il rock non è più generazionale, ma raccoglie un’élite dai 20 ai 50 anni. Un tempo contrapponeva gli adulti e i giovani, oggi è un territorio dell’anima, per gente che non ama i loop di batteria e le sequenze. E preferisce live unici: ogni concerto diverso da quello che l’ha preceduto”.
ENRICO RUGGERI, RITORNO A SANREMO CON I DECIBEL?
Nella stessa intervista Enrico Ruggeri ha voluto parlare anche dei problemi avutI con le droghe ed in particolare per un spinello che gli ha creato numerosi problemi ma non solo. Queste le parole del cantante milanese: “Per colpa di uno spinello finii sotto processo, ma poi fortunatamente fui assolto. Quella storia adesso fa ridere, ma era un’Italia diversa. La cocaina? In quel caso la faccenda poteva diventare più seria: avevo un mucchio di soldi da spendere e quella polvere era parte integrante della vita sociale di Milano. Ma un giorno decisi di smettere e non l’ho mai più toccata. La cosa che ricordo con più tristezza di quel periodo è che si creava complicità con persone di cui, in uno stato di lucidità, non sarei mai stato amico”. Infine su un possibile ritorno dei Decibel a Sanremo a distanza di 37 anni, Enrico Ruggeri ha rimarcato: “Non ho mai demonizzato il festival, né l’ho mai ritenuto una tappa fondamentale. Per ora stiamo scrivendo. Un giorno sarebbe bello, sì, tornare insieme su quel palco”.