L’ESIBIZIONE

Piero Pelù “spacca” sulle note di (I Can’t Get No) Satisfaction. A fine esibizione, Neri Marcorè domanda retoricamente: “Ma com’è nato, questo brano dei Rolling Stones?”. E allora Pelù fraintende, rubando la scena al rockinpedia Ernesto Assante. “È nato, credo, da un riff di chitarra di Keith Richards…”. Non un peccato di presunzione, ma una mera gaffe. “Guarda, c’è chi ne sa più di noi”, lo interrompe Marcorè. Pelù non si offende; è lo stesso Assante a rendergli merito, nonostante il (vano) tentativo di rubargli la scena. Assante attacca: “Richards torna in albergo dopo un concerto. L’adrenalina è a mille e, complice qualche drink di troppo, ha ancora voglia di suonare. Perciò accende il registratore e strimpella qualcosa alla chitarra. Poi si addormenta, e al mattino non ricorda più nulla. Nota che il registratore è acceso: sul nastro sono impresse tre note, destinate irrimediabilmente a cambiare la musica rock e non solo”. Poi la domanda: “A te, Piero, è mai capitato niente del genere?”. Pelù replica: “Dico solo questo: sono insonne”. [agg. di Rossella Pastore]



L’INVOLONTARIA ANTICIPAZIONE

Piero Perù questa sera sarà tra i grandi protagonisti della nuova puntata della trasmissione Celebration in onda su Rai 1. In atteso di vederlo all’opera, vi segnaliamo come il rocker toscano abbia fornito involontariamente una gustosa anticipazione su quanto potranno vedere i telespettatori questa sera. Infatti, ha pubblicato un post nel quale campeggia una foto che lo vede all’interno dello studio di Celebration assieme ad amici di sempre. Nel post si legge: “A CELEBRATION si incontra la grande Musica e gli Amici veri. Ci stiamo caricando a pallettoni per regalarvi un set tutto dinamite, siete pronti?”. A molti fan non è sfuggito come nella foto si possa intravedere una scritta che preannuncia la probabile esibizione di un pezzo della band dei Procol Harum. Una band britannica rock progressive in attività tra il 1967 ed il 1977 e che ha ripreso a suonare dal 1991 per complessivi 14 album pubblicati. Clicca qui per vedere la foto.



IL LEADER DEI LITFIBA OSPITE SU RAI 1

Anche Piero Pelù nella terza puntata dello show musicale Celebration in onda su Rai 1 per la conduzione di Neri Marcorè e Serena Rossi e dedicato alla celebrazione di artisti che hanno reso grande il rock. Piero Pelù è uno dei massimi esponenti italiani di rock a cui probabilmente verranno affidati un paio di pezzi storici da interpretare a proprio modo. Tra l’altro il leader dei Litfiba ha voluto condividere l’invito ricevuto per prendere parte al programma scrivendo un divertente post sui social nel quale si legge: “Me ne stavo tranquillo a smadonnare attorno alle mie Alfa che mi chiama Ernesto Assante: con Gino (Castaldo), Serena (Rossi) e Neri(Marcorè) stiamo facendo un programma tutto sulla Musica su Rai1 in prima serata il sabato alle 21; tu non puoi mancare! Come si chiama? CELEBRATION. Come il pezzo della PFM? Si. Si suona live? Si. Aaazzz…devo sentire se i BANDIDOS ci sono. Li chiamo e ci sono. Accetto”.



PIERO PELU’, L’ACCORATO APPELLO ALLA BAND ELIO E LE STORIE TESE

Piero Pelù in questi giorni ha voluto pubblicare sui social un lungo post per invitare la storica band Elio e le Storie tese a rivedere la decisione di sciogliersi. Pelù dopo aver saputo che l’ultimo concerto sarà in programma il 19 dicembre a Milano ha così scritto: “Cari Elio e le Storie Tese ho letto la notizia che vorreste sciogliervi. Superato il primo senso di sgomento ho pensato nell’ordine a queste cose: 1-non ci voglio credere, 2-era nell’aria, 3-è marketing geniale. Poi ho letto alcune delle vostre sempre logiche motivazioni: perché siamo fuori dal tempo , il mondo ormai è in mano ai rapper ai blogger, agli influenze.. Penso che sia in parte vero ma credo anche che vi sbagliate, il mondo è di chi è disposto a lottare per guadagnarsi il suo posto al sole anch’io lo faccio da molto tempo e trovo la sfida sempre più avvincente e creativa. I rapper hanno sicuramente un grosso vantaggio, sanno e vogliono collaborare tra di loro. Il 19 dicembre mi autoinvito sul palco con voi ma poi sarebbe cosa veramente buona e giusta pensare ad un progetto discografico/tour insieme perché dagli stimoli reciproci nascerebbero musiche nuove, impensabili ed imprevedibili, proprio come è sempre piaciuto fare a voi! Ci state?”.