Dopo lo scandalo Weinstein, la iena Dino Giarrusso ha dato spazio anche alle parole di un’altra attrice italiana che insieme ad Asia Argento ha ammesso di aver subito molestie dal produttore hollywoodiano che la stessa definisce un “orco”. Lei è Giovanna Rei la quale, da giovanissima, si è ritrovata faccia a faccia con il “molestatore seriale” del cinema mondiale. “La prima cosa che ho pensato è che non ero l’unica stupida caduta nella trappola del branco del lupo”, ha detto l’attrice ai microfoni della trasmissione. A sua detta però, la vera trappola la tendevano le persone che erano attorno a lui. Da qui il racconto dell’episodio che l’ha vista protagonista. La Rei era appena una 20enne quando si ritrovò ad una cena con Weinstein ed altri invitati. Il sogno di diventare un’attrice e le lusinghe ricevute non potevano che farle piacere. Gli altri commensali però, con una scusa banale andarono via, lei andò in bagno ed al ritorno non trovò nessuno se non Harvey. Da qui inizia la sua trappola: “Inizialmente era burbero e scostante, poi iniziò ad essere molto carino”. Tirò fuori la sceneggiatura di un film con Johnny Depp, Chocolat, dicendole addirittura di volerla come protagonista. Il copione si ripete: lui le dice ha voglia di mettersi “comodo”, ovvero nudo e le chiede un massaggio. “Avevi l’aggravante di un aspetto inquietante… lui assomiglia a un orco, è tutto butterato, anche sul corpo… è terrorizzante”, commenta l’attrice. In quel momento ha paura soprattutto dopo che Weinstein inizia ad innervosirsi: “Ha cominciato a strattonarmi verso la camera e lì ho iniziato a urlare e buttare tutto all’aria”. Fortunatamente il terrazzo della suite dove avevano cenato era aperto e lei ha avuto il coraggio di uscire e urlare. A quel punto a spaventarsi è stato lui che le ha chiesto di calmarsi e dopo un momento di grande tensione l’ha accompagnata fuori dall’hotel. “La cosa principale è che dovevo salvare la mia dignità, me stessa”, commenta infine. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



UN’ALTRA VITTIMA ITALIANA DEL PRODUTTORE

Anche Le Iene Show accendono i riflettori sullo scandalo che ha colpito Hollywood e che vede protagonista Harvey Weinstein. Nella puntata di oggi, domenica 22 ottobre, la vicenda verrà approfondita dalla trasmissione di Italia 1 da punti di vista differenti e scrutando i diversi aspetti che questo caso ha sollevato. Alla luce di quanto accaduto negli Stati Uniti, com’è la situazione nel cinema italiano? Ci sono degli Harvey Weinstein anche qui? Una risposta a questo interrogativo proverà a darla la Iena Dino Giarrusso, che nel suo curriculum vanta esperienze nel settore cinematografico italiano. Sarà lui, dunque, a curare il servizio che analizzerà la questione delle molestie nel mondo del cinema, concentrandosi però su quello italiano. E ha incontrato alcune attrici per provare a capire lo stato di “salute” da questo punto di vista del nostro cinema. La prima attrice che ha preso posizione su questo scandalo è Asia Argento, che lo ha vissuto in prima persona: l’attrice ha confessato al New Yorker di essere stata violentata dal produttore cinematografico americano, aprendo un accesissimo dibattito. Ma non è l’unica ad aver parlato: ce n’è un’altra, rimasta anonima, che ha denunciato Harvey Weinstein a Los Angeles per uno stupro risalente al 2013.



CI SONO HARVEY WEINSTEIN NEL CINEMA ITALIANO? L’INCHIESTA DELLE IENE

Tra le attrici italiane che ha parlato del caso Weinstein nelle ultime settimane c’è Stefania Rocca, che ritiene di essersi protetta da eventuali molestie con la reputazione di “quella fredda”. A La Stampa ha rivelato di aver subito una volta avances di quel tipo: «Mi è successo con un fotografo, gli ho dato uno schiaffone e sono andata via. La mia fu una reazione di rabbia, ma può capitare di averne altre, anche di immobilità totale». Ha preso posizione anche Maria Grazia Cucinotta, che ha avuto modo di conoscere Harvey Weinstein, visto che il produttore ha distribuito il film “Il postino”. L’attrice ha spiegato che con lei si è comportato in maniera corretta, ma ha vissuto alcune delle esperienze che altre colleghe hanno denunciato: «Avevo solo 19 anni quando un famoso fotografo voleva spogliarmi e ritrarmi a tutti i costi nuda, mi rifiutai e lui, con tono dispregiativo, sentenziò: “Tu puoi solo servire ai tavoli”. Be’, mi spiace per lui, ma non ho mai dovuto fare la cameriera». Anche gli uomini sono intervenuti: lo ha fatto ad esempio Riccardo Scamarcio. «Ci sono artisti che parlano adesso e che comunque hanno fatto la loro carriera. Ora lo stanno massacrando e non si capisce che dietro c’è un uomo che ha una patologia, che si è comportato in maniera deplorevole ma che rimane un essere umano». Il regista e sceneggiatore Roberto Faenza, invece, ha rivelato che «almeno una decina di attrici italiane sono state a letto con lui per avere una particina in un suo film». Ce n’è invece una che ha aggravato la posizione di Harvey Weinstein: di lei si sa solo che ha 38 anni, è madre di tre figli ed è molto conosciuta (qui il nostro approfondimento). Al Los Angeles Times e alla polizia americana ha chiesto di non diffondere la sua identità, ma la sua denuncia può far finire il produttore sotto processo.

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