Diva indiscussa dei nostri giorni, Corinne Clery ha fatto il suo ingresso nella casa del Grande Fratello Vip 2017 portando una ventata di leggerezza. Dopo i primi giorni, l’attrice ha sentito però il bisogno di liberarsi di un passato assai difficile, che a quanto pare ha segnato profondamente la sua carriera: “Avevo dei beni importanti, comprati con i miei soldi. Non ho mai chiesto niente a mio papà. Poi la truffa. Qualcuno vicino a me, aveva le mie firme e mi ha fottuto tutto, stiamo parlando milioni di dollari”. Nelle sue parole, anche il ricordo di una grande sofferenza: “Ho avuto un grande dolore perché un membro della mia famiglia è morto in modo molto brutto, stavo troppo male e ho rifiutato un film. Dopo non ho potuto pagare il mutuo e ho dovuto vendere tutto”. Una storia molto difficile, quella raccontata dall’attrice, che prima della truffa poteva contare su un’ampia disponibilità economica: “Sono nata tra la seta, non so come ho fatto ad affrontare queste ristrettezze”.
DOMANI IL CONFRONTO CON SERENA GRANDI?
Corinne Clery ha ripercorso il suo doloroso passato nella casa del Grande Fratello Vip 2017, rivelando di essere stata vittima di una truffa e di non avere mai ottenuto giustizia. “Non posso fare nulla perché tutto questo è successo in America, questa persona ha fatto diciassette passaggi di società per rubarmi tutto. Dopo mi sono rifatta, ma non concepisco di essere mantenuta da qualcuno”. Queste le parole della diva, che nel pomeriggio di oggi è stata al centro di una discussione a Domenica Live attraverso le dichiarazioni di Serena Grandi; l’ex concorrente del Grande Fratello, in particolare, ha accusato l’attrice di essere la causa, con le sue quotidiane esternazioni, della sofferenza di suo figlio Edoardo: “Vedere mio figlio che piange, stare in casa con lui e avere continuamente questa spada di Damocle (…) ditele qualcosa, che non parli più!”, ha detto infatti la Grandi, che domani sera, nel corso della diretta, ha intenzione di affrontare Corinne Clery per chiederle di tacere una volta per tutte.