Da vittime a colpevoli: è questo il messaggio emerso dal servizio realizzato dalla iena Nadia Toffa, che ha intervistato il direttore di Libero, Vittorio Feltri, il quale ha commentato nuovamente il caso Weinstein. Lo stesso giornalista, a La Zanzara aveva già espresso il suo pensiero asserendo: “Se tu la dai via per ottenere un vantaggio è una forma addirittura di prostituzione…”. Ed ancora, riferito alle molestie denunciate da Asia Argento: “Non ho mai visto fare della violenza con la lingua. Le è piaciuto evidentemente sennò poteva smettere di frequentarlo”. Le stesse dichiarazioni, grosso modo le ha ribadite anche a Le Iene, parlando nel caso specifico di Asia di convenienza. Non solo non crede alla violenza subita da Asia, ma il direttore di Libero ci va giù pesantemente demolendo anche la sua carriera: “Nel caso di Asia la carriera non l’ha mai fatta, quindi… non vedo che cosa avesse da temere. Semmai ha ottenuto forse dei favori”. Di fronte alla Toffa sbigottita, Feltri ribatte: “Lei dice che è stata violentata, io non ho mai visto uno stupro consensuale”. E sui presunti favori che la Argento avrebbe potuto ottenere in cambio di prestazioni sessuali, il giornalista parla ancora una volta di “prostituzione”. Per lui “è l’umanità che fa schifo, non è il produttore”. Quindi avrebbe considerato Asia disposta a tutto pur di entrare in un film. “Mi fa ridere che 20 anni dopo viene a denunciare un fatto… la genuinità va a farsi benedire”. Feltri si è domandato più volte il significato di “uomo potente” e di fronte alle possibili fragilità di molte donne si è limitato a commentare “s’arrangino”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
IL DIRETTORE DI LIBERO CONTRO LA FIGLIA DI DARIO ARGENTO
Lo scandalo che ha travolto Hollywood verrà approfondito oggi da Le Iene Show: Nadia Toffa ha infatti ricostruito la vicenda che vede protagonista Harvey Weinstein, accusato da diverse dive del cinema di molestie e violenze sessuali. La bomba è scoppiata nella prima settimana di ottobre: a sganciarla un’inchiesta del New York Times, secondo cui il noto produttore americano avrebbe molestato diverse donne negli ultimi trent’anni. Secondo il quotidiano, Weinstein avrebbe raggiunto un accordo con almeno otto donne che lo avevano accusato di abusi. Il produttore, a cui la fashion designer Georgina Chapman ha chiesto subito il divorzio, si è subito scusato, ma uno dei suoi avvocati ha aggiustato subito il tiro, dichiarando che molte accuse sono false. L’inchiesta del New York Times però si basa su molte interviste, documenti legali e mail, inoltre racconta diversi episodi specifici. Tra le accusatrici Ashley Judd, Rose McGowan e Gwyneth Paltrow. L’inchiesta parallela del New Yorker ha, invece, scoperto che tra le vittime di Harvey Weinstein c’è anche Asia Argento, che ha denunciato la violenza subita. Il caso dell’attrice italiana ha scatenato un acceso dibattito però nel nostro Paese tra chi la difende e le ha mostrato solidarietà, chi l’accusa di aver denunciato troppo tardi e chi sostiene invece che abbia approfittato di quella situazione per far carriera. Tra questi ultimi c’è Vittorio Feltri, che attraverso le pagine di Libero ha attaccato duramente la figlia di Dario Argento. «Era responsabile delle sue azioni. Al cento per cento. Se Asia ha accettato le profferte del signore in questione, si vede che aveva la sua bella convenienza. Quale? Recitare in un film o in vari film. Altrimenti lo avrebbe mandato, probabilmente, al diavolo», ha scritto il direttore del quotidiano, che è tornato sulla vicenda attraverso i microfoni de Le Iene Show. Nadia Toffa lo ha infatti incontrato per fare luce sulla questione e la sua dura presa di posizione.
WEINSTEIN: “UNA COSPIRAZIONE PER DEMOLIRE IL MIO IMPERO”
Massacrato dalle accuse di molestie e violenze sessuali, Harvey Weinstein si è rifugiato in una clinica. Nonostante ciò, continua ad avere un atteggiamento provocatorio: stando a quanto riportato dalla rivista People, non avrebbe alcuna intenzione di collaborare con il personale che dovrebbe curarlo per la dipendenza dal sesso. La cura peraltro sarebbe dovuta durare un mese, ma la permanenza potrebbe proseguire. Nel frattempo il produttore cinematografico respinge tutte le accuse e si ribella, considerando questa situazione una grande cospirazione per colpire lui e il suo impero economico. Una persona molto vicina al produttore, ma rimasta anonima, ha confidato a People che Harvey Weinstein non sta ascoltando nessuno, preferendo trascorrere il tempo dormendo. Ha accettato il trattamento nel resort extralusso in Arizona, ma non crede di aver bisogno di riabilitazione. E infatti non ascolta le indicazioni dei terapeuti: ad esempio, continua ad usare regolarmente il cellulare per controllare i suoi affari e contattare persone. C’è chi teme addirittura che possa espatriare, soprattutto dopo le accuse di un’attrice italiana, per le quali rischia un procedimento penale a Los Angeles. Lo stupro sarebbe avvenuto nel 2013, quindi il reato è configurabile. Un nuovo sviluppo che rende ancor più inquietante la notizia lanciata da una società immobiliare, e riportata dal Corriere della Sera, secondo cui Harvey Weinstein avrebbe affittato una villa a Lugano. L’ex produttore più potente di Hollywood vuole lasciare gli Stati Uniti per salvarsi? Sono sei del resto le accuse di stupro che ha collezionato. Mentre la sua portavoce Sallie Hofmeister si affanna nel negare ogni accusa sono scattate le indagini della polizia di Los Angeles dopo la deposizione della misteriosa attrice italiana. Il caso Polanski del resto insegna che con certe accuse non si scherza…