Tre volte campione olimpico negli anni ’70, Klaus Dibiasi, che sarà ospite di Che fuori tempo che fa, rimane una delle icone indiscusse dello sport italiano. Vanta infatti un primato importante: è riuscito a diventare l’unico atleta del nostro Paese ad aver ottenuto l’oro per tre volte consecutive, eguagliato solo dalle abilità dimostrate nel fioretto da Valentina Vezzali. Di recente, l’ex atleta ha festeggiato i suoi 70 anni e in quest’occasione ha voluto ricordare quello che rimane uno degli eventi più belli della sua vita. Si tratta della vittoria ottenuta a Montreal nel 1976, l’ultima, anche se rimane storico anche il successo registrato nel ’68 a Città del Messico, con cui è riuscito a conquistare una 500 ed 1 milione di lire. Questa sera, Klaus Dibiasi sarà ospite di Che fuori tempo che fa, in onda su Rai 1, dove ripercorrerà i tratti salienti della propria carriera sportiva, in un turbine di ricordi che lo hanno consacrato agli occhi degli italiani con il nome di “Angelo Biondo”. I suoi tuffi, potenti ed eleganti, sono noti anche perché gli hanno permesso di inventare una tecnica in grado di ridurre gli schizzi nel momento dell’impatto con l’acqua. Di quel periodo, Dibiasi ricorda anche la pressione mediatica da parte dei giornali, come ha sottolineato a La Repubblica, che lo vedevano già sul podio e che lo hanno spinto a salire sul trampolino con una maggiore determinazione. 



KLAUS DIBIASI, L’OPERAZIONE DELICATA A GIUGNO

Solo nel giugno scorso, Klausi Dibiasi aveva fatto preoccupare il pubblico italiano a causa di un’operazione a cui ha dovuto sottoporsi per salvare l’uso del piede sinistro. L’ex tuffatore olimpionico ha scelto infatti di affidarsi all’equipe specializzata dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, sotto la guida attenta nel neurochirurgo Carmine Franco. Nonostante la paura e il dubbio di non poter più camminare in modo corretto, Dibiasi alla fine è riuscito a registrare un successo anche in questa nuova sfida della sua vita, rimettendosi in piedi appena 24 ore dopo l’intervento. Klaus Dibiasi ha ricevuto in quest’occasione l’affetto dei fan, che a distanza di tanti decenni dalla sua ultima vittoria, continuano a ricordarlo come uno dei più grandi sportivi italiani. Celebre inoltre la sua rivalità e amicizia con Giorgio Cagnotto, che agli occhi dell’altoatesino aveva tuttavia un pregio: una maggiore bravura nel trampolino. 



I SUCCESSI SPORTIVI

Nato nel ’47 a Solbad Hall, in Austria, Klaus Dibiasi è uno dei figli d’arte più noti del nostro Paese. Il padre è infatti il pluricampione Carlo Dibiasi, uno dei tuffatori più noti degli anni ’30, e la sua impronta ha permesso al campione olimpico di coltivare la sua passione per il nuoto, dai tuffi da piattaforma a quelli da trampolino. La sua prima vittoria arriva infatti ad appena 15 anni, quando conquista l’oro nei Gochi del Mediterraneo del ’63, per poi ottenere l’argento l’anno successivo, durante le Olimpiadi giapponesi. Appena quattro anni più tardi sale sul primo posto del podio nella XIX edizione dei Giochi Olimpici, riuscendo ad ottenere tra l’altro anche l’argento nei tuffi da trampolino. Durante la sua lunga carriera, Dibiasi ha vissuto una lunga lotta non solo con lo storico rivale Giorgio Cagnotto, ma anche con Greg Louganis, un atleta americano che riuscì a conquistare la gloria quando il tuffatore italiano decise di uscire di scena, nel 1977. 

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