Capita spesso (perlomeno a noi è capitato) che si faccia fatica a trovare un’idea sulla quale imbastire il nostro spunto settimanale. Non capita spesso (a noi quasi mai) che basti levare una “n” dallo spunto per dipanare il bandolo della matassa. Ma così è, e allora… sputiamo subito il rospo! Partiamo dalla notizia. “L’idea di base di 23andMe (il nome della società deriva dalle 23 paia di cromosomi presenti nelle cellule dell’organismo umano, dove sono concentrate le informazioni genetiche di un individuo) era semplice, per quanto ambiziosa: andare sul nostro sito (no, non questo del Sussidiario.net, mi raccomando, ma quello di 23andMe), acquistare un kit per l’esame del DNA, farselo spedire a casa, sputare dentro una provetta e ritornarla al mittente, così che noi (no, non noi ComicAstri, ma sempre quelli di 23andMe) si possa analizzare il DNA e tracciarne un quadro clinico. Così in pochi mesi decine di migliaia di persone hanno aderito all’iniziativa, ricevendo in cambio indicazioni sul proprio DNA che mai sarebbero state in grado di ottenere: dalla maggiore predisposizione alla calvizie o all’obesità, su su fino alla ricostruzione del proprio albero genealogico, arrivando addirittura a informazioni del genere “strano-ma-vero”, come le cause genetiche della consistenza del proprio cerume. Anne Wojcicki, fondatrice di 23andMe, trovò il modo di organizzare persino eventi con personaggi famosi, pur di riuscire a far sputacchiare anche loro nelle provette e pubblicizzare il suo business”.
Se questa è la storia e se queste sono le premesse per il nostro spunto (o sputo?) settimanale, ci viene facile immaginare che qualcuno tra voi avverta già i primi sintomi di xerostomia (tranquilli, è solo il termine tecnico che indica la bocca impastata), con le ghiandole salivari iperattive, perciò pronte a secernere abbondantemente la preziosa sostanza, immettendola nel cavo orale. Mantenete invece la calma, e seguiteci ancora per un po’. “Quando 11 anni fa fondò 23andMe, la Wojcicki immaginava che la sua azienda, appena arrivata nella Silicon Valley, avrebbe rivoluzionato il modo di fare ricerche sul DNA. Superati anni molto difficili, ora 23andMe è valutata intorno al miliardo di dollari ed è considerata un ‘unicorno’, una società con ancora grandi potenzialità sul mercato, accudita dagli investitori alla stregua di una gemma rara e preziosa. Gli affari hanno così ripreso a viaggiare spediti”.
Giunti a tal punto, avrete ormai la salivazione alle stelle (o alle stalle)… Sia come sia, vorremmo farvi venire, dato l’argomento, l’acquolina in bocca. Perciò: vi piacerebbe lavorare in un ambiente altamente professionale, un ambito privilegiato dove sputare nel piatto in cui si mangia è non solo tutt’altro che disdicevole, ma addirittura un gesto, consapevole e meritorio, che consente di aumentare il business della propria società? Vi piacerebbe abitare a un tiro di sputo dalla vostra sede di lavoro? Vi piacerebbe partecipare a un team building nel quale sputarsi reciprocamente addosso gli uni gli altri corrisponda a una carriera straordinaria, ricca di soddisfazioni professionali?
“A un’opportunità così non ci sputerei sopra!”, è stata la risposta al nostro sondaggio da parte del 56% degli intervistati, mentre un altro 31% si è fatto venire la schiuma alla bocca, un’altra striminzita quota del 2% – perlopiù persone di condizioni economiche assai agiate, di sesso femminile e dedite all’acquisto sistematico di prodotti cosmetici a base di mucopolisaccaride di lumaca, secrezione mucosa prodotta dal piede della lumaca e comunemente chiamata “bava” – ha deglutito inorridita. Il restante 11%, infine, ha commentato scorbuticamente “Ma che c…o di domande sono?”, accompagnando l’esclamazione con un corposo scaracchio a terra.
Concludendo queste brevi ma intense considerazioni, è bene sapere che a un cospicuo numero di investitori, tra quanti hanno fatto incetta di titoli della 23andMe è stata posta una precisa domanda: quali motivazioni vi hanno spinto a un così ingente investimento nei confronti di un’azienda che raccoglie in provetta e analizza… ehm… elementi organici espettorati da tutto il mondo? La risposta è stata molto semplice: “Non che avessimo idee molto precise al riguardo. Tuttavia abbiamo constatato che in Borsa, ogni giorno, il titolo… saliva, saliva, saliva!”.