Justine Mattera si è messa a nudo sui social, letteralmente. E per questo è stata fortemente criticata da chi ritiene che non sia una buona madre. Evidentemente esiste una buona fetta della popolazione che valuta le qualità di un genitore da un profilo social, e in particolare dalle foto che pubblica e da come si mostra. Questo aspetto è stato approfondito dall’attrice e conduttrice televisiva a Sabato Italiano, respingendo le accuse di chi mette in dubbio le sue qualità di madre per una foto con abiti succinti o nella quale appare senza veli. «Noi donne siamo forti e possiamo fare quello che vogliamo», ha tagliato corto la bella Justine. C’è però un’altra parte del web che apprezza. Recentemente si è fatta fotografare nuda, con solo una rosa a coprire le parti intime: «What’s in a name? That which we call a rose, By any other name would smell as sweet», la didascalia della foto (“Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamiamo rosa anche con un altro nome conserverebbe sempre lo stesso dolce profumo”). Una celebre citazione di Romeo and Juliet di William Shakespeare. L’analogia tra la rosa e l’organo femminile ha colpito i fan, che hanno riempito di like Justine Mattera. (agg. di Silvana Palazzo)



LA CAUSA VINTA COL “FALSO” FRANCO TRENTALANCE

Nella puntata di oggi di Sabato Italiano, il talk show pomeridiano in onda su Rai 1 e condotto da Eleonora Daniele, c’è la showgirl e attrice Justine Mattera tra le protagoniste in studio. La 46enne originaria del Texas (Stati Uniti) è in studio per parlare, assieme alla cantante Marina Occhiena e alla conduttrice Iva Zanicchi (in collegamento in esterna) del tema dei VIP nel mirino da parte di fan e curiosi dato che lei stessa è stata di recente vittima di un ricatto e che è sfociato in na causa giudiziara vinta di recente: assieme alle altre due ospiti, l’ex consorte di Paolo Limiti ha avuto modo di tornare sul difficile rapporto che oggi i personaggi del mondo dello spettacolo hanno non solamente col sistema dell’informazione ma anche con la pervasività dei social network che portano a mettere sotto la lente di ingrandimento e pure a enfatizzare ogni aspetto della loro vita privata, fino a distorcerlo.



IL RICATTO DELL’UOMO CHE SI SPACCIAVA PER TRENTALANCE

La vicenda che ha coinvolto Justine Mattera,e che è stata rievocata durante l’odierna puntata di Sabato Italiano su Rai 1, ha visto protgonista un uomo che si spacciava per Franco Trentalance nell’ultimo periodo ha avuto notevole risalto sulla stampa dato che ha portato, alla fine, alla condanna del 27enne autore della truffa a un anno e otto mesi di carcere non solo per “sostituzione di persona” ma anche per “violenza privata”. Infatti, tale Antony Repici, iscritto su Twitter e anche su Facebook con dei nickname che ricordavano il celebre pornodivo, è un esperto di informatica che aveva contattato proprio la 46enne attrice americana, scambiando messaggi con lei e poi, in seguito, minacciando di rendere note alcune delle loro conversazioni passando a un vero e proprio ricatto: anche per questo motivo, il diretto interessato è stato condannato a pagare un risarcimento di diecimila euro alla Mattera e di ben diciottomila per Trentalance. La storia, a dire il vero, risale al 2012, quando per la prima volta l’ex moglie di Paolo Limiti era stata ingannata da Repici ed è continuata anche quando il ricattatore ha gettato la maschera, rivelando la sua identità ma costringendo la Mattera a chattare ancora con lui per evitare di rendere pubbliche le loro conversazioni online.

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