“Questa è la lista di tutte le 82 donne che sono state assalite/violentate/molestate sessualmente da #HarveyWeinstein”. A scriverlo, rompendo nuovamente il silenzio sull’emblematico caso che vede protagonista il produttore hollywoodiano al centro di uno scandalo di proporzioni mondiali, è ancora una volta Asia Argento. Quella lista infinita, stilata dalle stesse vittime di Weinstein, è stata ora resa pubblica attraverso un tweet nel tentativo di non far spegnere i riflettori su quanto finalmente emerso, dopo anni di inauditi silenzi. L’elenco comprende 82 nomi tra i quali spuntano celebrità importanti del calibro di Gwyneth Paltrow, Mira Sorvino e Cara Delevingne, ma anche un’impiegata della Miramax ed un’assistente dello staff. Al numero 69, la violenza subita nel 2013 da un’attrice e modella italiana attualmente rimasta anonima. Si tratta di una lista dettagliata nella quale accanto a ciascun nome ci sarebbe anche il racconto choc delle molestie subite dalle presunte vittime, con tanto di anno in cui queste si sono compiute. Quella pubblicata da Asia Argento è destinata però ad allungarsi con il passare del tempo, ma la battaglia contro Weinstein da parte dell’attrice e regista prosegue senza sosta anche dopo l’annuncio reso dalla stessa nel corso della trasmissione Carta Bianca, nella quale si diceva pronta a lasciare l’Italia, un paese, l’unico, dal quale non era emersa a sua detta alcuna forma di solidarietà femminile nei suoi confronti. Non è un caso se anche il New Yorker ha attaccato la stampa italiana per le critiche a lei rivolte.



I RACCONTI CHOC DI ROSE MACGOWAN

Nuove rivelazioni emergono da Rose MacGowan, una delle attrici che per prime ha denunciato gli abusi sessuali subiti da parte del potente Harvey Weinstein. La donna, intervistata dal New York Times, ha raccontato come proprio prima che lo scandalo travolgesse il produttore hollywoodiano, lo stesso le avesse offerto un milione di dollari in cambio del suo silenzio. L’offerta le fu avanzata da un legale di Weinstein e l’attrice non ha negato di essere stata inizialmente tentata dall’accettare il denaro, alla luce delle sue condizioni economiche non semplici e dei consigli di alcuni amici. Non solo: avrebbe addirittura rilanciato arrivando a chiedere al produttore ben sei milioni di dollari sperando di ottenerne almeno la metà. Poi ha fatto un passo indietro, rinunciando a qualunque cifra. “Quei soldi mi facevano schifo, mi disgustavano, non li ho voluti”, ha commentato, come rivela TgCom24. Le violenze a scapito di McGowan sarebbero avvenute 20 anni fa. All’epoca ricette 100 mila dollari per tacere, firmando un accordo che però non conteneva alcuna clausola di riservatezza, da qui la decisione a rivelare le violenze subite.



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