VIAGGIO NEL MONDO DEI TATTOO

Nella nuova puntata di Report di lunedì 30 novembre (in onda come al solito su Rai 3 in prima serata, ore 21.05) sarà dedicato spazio, tra le varie inchieste che verranno presentate in studio da Sigfrido Ranucci, anche a una sul mondo dei tatuaggi e su quello che, come viene evidenziato nello stesso titolo del servizio che è stato realizzato da Alessandra Borella, pare essere un autentico “Far West”. Infatti, nonostante la loro sempre maggiore diffusione anche tra fasce della popolazione che non necessariamente fanno parte di una qualche cultura underground o di un determinato gruppo, i tattoo vengono spesso realizzati senza tenere conto delle minime condizioni di tutela della salute e magari anche da tatuatori improvvisati. Non solo: nel servizio si cercherà di fare chiarezza in un settore che, come è stato fatto notare da più parti, non è regolamentato da una normativa chiara e uniforme in tutta l’Unione Europea. Anzi, si potrebbe chiosare dicendo che “Paese che vai, tatuaggio che trovi”, dal momento che nel nostro Paese c’è una tale difformità da rendere praticamente diversi tra di loro i corsi organizzati da regione a regione. Ma quali sono i pericoli che corre chi si fa tatuare in modo a volte così improvvisato?



I TATUAGGI FANNO MALE? IL RECENTE ALLARME PER LA SALUTE

Il servizio che verrà trasmesso nel prossimo appuntamento di Report parte da un dato di fatto: secondo dei dati resi noti tempo fa, sono più di sessanta milioni i cittadini europei che hanno almeno un tatuaggio e anche in Italia si parla di una percentuale in costante crescita, se è vero che sono tatuate circa tredici persone su cento. Ad ogni modo, quello che non è più solo un fenomeno di costume o una moda ma una pratica sempre più diffusa deve scontrarsi con una situazione paradossale: infatti, molti che operano in questo settore fanno parte del cosiddetto “sommerso” e, come accennato, i titoli per accedere a questa professione variano addirittura all’interno dello stesso territorio nazionale, tanto che esistono corsi di formazione seri e riconosciuti a livello europeo e altri che sembrano avere più le caratteristiche di una semplice qualifica. Inoltre, le linee guida del Ministero della Salute in materia sono oramai datate (l’ultimo aggiornamento risale al 1998) e i rischi per la salute sono evidenziati proprio da un allarme lanciato di recente: infatti, oltre alla possibilità di contrarre infezioni batteriche, oltre che reazioni cutanee ed emorragie, è stato evidenziato come nanoparticelle dell’inchiostro usato per i tatuaggi possano essere rilasciate nel sangue e depositarsi nei linfonodi (fondamentali per le funzioni immunitarie) 

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