IL GRANO CANADESE NELLA PASTA CHE MANGIAMO

Tra i temi che verranno affrontati nella prossima puntata di Report lunedì sera su Rai 3 c’è anche uno che è tornato a fare molto discutere di recente e che ha visto anche entrare in conflitto l’Italia con l’Unione Europea: nel programma condotto da Sigfrido Ranaldi ci sarà spazio infatti, tra gli altri, anche per un servizio intitolato “Che spiga!” e che, realizzato da Manuele Bonaccorsi, proverà a far luce sull’origine del grano duro che viene usato per produrre la pasta che finisce sulle tavole di milioni di italiani. Il reportage giornalistico, infatti, risalirà l’intera filiera della pasta fino ad arrivare in Canada che, come è noto, attualmente non è solo uno dei principali produttori di grano duro del pianeta ma è anche il Paese dal quale l’Italia si rifornisce maggiormente. A far discutere è la modalità di coltivazione del suddetto grano dato che viene fatto un larghissimo uso del cosiddetto glifosato, ovvero uno dei diserbanti più diffusi al mondo ma che è stato messo sotto accusa già da alcuni anni: ad esempio, nel 2015, l’AIRC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) lo ha inserito tra le sostanze cancerogene ma, nonostante questo, vi si fa ancora un ingente ricorso fuori dai confini europei.



LA UE NON METTE AL BANDO IL GLIFOSATO

E nel Vecchio Continente? Di recente l’Unione Europea ha dovuto pronunciarsi sulla possibilità di vietare o di rinnovare l’autorizzazione all’uso del glifosato nei vati Stati Membri e intanto monta la polemica soprattutto nel Bel Paese dove GreenPeace e diverse associazioni di categoria legate al mondo dell’agricoltura hanno invitato il governo italiano a votare appunto contro quel rinnovo dell’autorizzazione per i prossimi dieci anni. A tal proposito, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin aveva assicurato che l’Italia avrebbe votato “no” e così è stato lo scorso 25 ottobre ma, di fatto, la UE ha rinviato la decisione e così non c’è stata la tanto attesa messa al bando dei pesticidi a base di glifosato. E qui si ripropone la domanda: perché il nostro Paese importa dal Canada del grano che viene coltivato secondo modalità che proprio alle nostre latitudini vengono fortemente criticate? Nel servizio che andrà in onda durante il prossimo appuntamento di Report si cercherà di spiegare questa posizione attendista dell’UE che pare basarsi su uno studio realizzato dall’EFSA (Ente Europeo per la Sicurezza Alimentare) e che, tuttavia, sembra “adagiarsi” troppo sui dati forniti dalle stesse aziende che oggigiorno producono erbicidi mediante il ricorso al glifosato. Cosa c’è dietro un fiorente mercato che muove un giro di affari di miliardi di euro?

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