Il giorno dopo la clamorosa rivelazione fatta dal due volte premio Oscar Kevin Spacey, arrivano le prime reazioni. Per molti, l’attore si è comportato esattamente come il protagonista della fortunata serie televisiva House of cars, di cui è protagonista: ha immediatamente depistato l’accusa di molestie sessuali nei confronti dell’attore Anthony Rapp quando questi era 14enne, dando la notizia del suo coming out: sono gay, ha detto. Una furbata secondo molti, perché ovviamente nei media di tutto il mondo l’ammissione di essere omosessuale è stata data con più enfasi riguardo alle accuse di aver cercato un rapporto sessuale con un minorenne quando lui di anni ne aveva 26: “Ero completamente ubriaco” ha detto “e non ricordo nulla di quell’episodio”, offrendo le sue più sentite scuse al collega “qualora lui avesse ragione”. Ormai Hollywood è un florilegio di ammissioni e denunce senza più remore, dopo il caso del produttore Weinsten accusato di circa un centinaio di casi di molestie sessuali nei confronti di aspiranti attrici in cambio di ruoli cinematografici. E anche questa volta, come con Weinstein, a Hollywood in molti dicono che “sapevano” del passato del protagonista di film di successo come American beauty. Ma nessuno parlava. Netfix ha annunciato che dopo la conclusione della sesta serie di House of cards non ne seguiranno altre, lasciando trapelare il profondo imbarazzo per le rivelazioni su Spacey, pare pure che l’attore non apparirà quasi per niente nella serie in programma, ormai l’ultima.



Ma altre rivelazioni scioccanti arrivano da fratello maggiore dell’attore, che rivela che i due hanno avuto una infanzia devastante in quella che ha definito “casa dell’orrore”. Il padre, un fanatico neonazista che si curava i baffi alla moda di Hitler per sottolineare la sua passione per il dittatore, ha detto, era un violento che abusò sessualmente di lui, il tutto mentre la madre ne era a conoscenza ma non fece nulla per difenderlo e Kevin cresceva in quell’atmosfera disturbata. Il che getta una luce oscura sulla stabilità mentale dell’attore. Ma il coming out di Kevin Spacey ha mandato su tutte le furie anche gli attivisti della comunità gay e Lgbt americana, tra cui l’attrice Rosie O’Connoll che ha accusato pesantemente l’attore: “Non ricordi l’incidente di 30 anni fa? Kevin, vaff… come Harvey tutti sapevano di te, spero che altri uomini abbiano il coraggio di dire la verità” ha scritto in un post su twitter. Per i membri della comunità Lgbt di Hollywood l’attore è paragonato a Harvey Weinsten e il suo coming out giudicato niente altro che una manipolazione calcolata. 

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