Tra gli ospiti di Big Show c’è anche l’ex calciatore Evaristo Beccalossi. Non tutti sanno che c’è una canzone che a lui è stata dedicata e si tratta di ”Scusa se insisto, mi chiamo Evaristo”. A cantarla fu Mauro Minelli nel 1983 riprendendo una celebre frase pronunciata dal giornalista Beppe Viola. Questo fa capire come nella cultura di massa il personaggio di Evaristo Beccalossi fu influente all’epoca in cui era calciatore. Inoltre l’ex calciatore è citato nella canzone ”Il fantasista” di Enrico Ruggeri noto tifoso interista che lo mette vicino ad altri grandissimi del passato come George Best, Gigi Meroni e Diego Armando Maradona. Evaristo Beccalossi è stato poi tra le fonti di ispirazioni di Paolo Rossi nel 1992 quando a teatro portò una piéce dal titolo Lode a Evaristo Beccalossi, riferendosi alla partita Inter-Slovan Bratislava terminata 2-0 ma nella quale l’ex calciatore sbagliò nell’arco di pochi minuti due calci di rigore. Clicca qui per il video di Scusa se insisto, mi chiamo Evaristo. (agg. di Matteo Fantozzi)
IL CAMPIONE RIVELA: “NON CAMBIEREI NULLA DELLA MIA CARRIERA”
In occasione dei suoi 60 anni, Evaristo Beccalossi, indimenticabile campione dell’Inter, ha parlato della sua attività agonistica e di ciò che per molto tempo ha rappresentato per i suoi tifosi. “Non cambierei nulla della mia carriera, dentro e fuori dal campo. Ero un po’ naif, soprattutto sono sempre stato me stesso. Forse sono piaciuto e piaccio per questo”, ha detto l’ex calciatore in una recente intervista rilasciata a Vincenzo Corbetta per Bresciaoggi.it. Con le sue parole, Beccalossi ha sfatato inoltre il mito della frase “mi chiamo Evaristo, scusate se insisto”, secondo l’indimenticabile cronista sportivo Beppe Viola sussurrata proprio dal campione ad Albertosi, portiere del Milan, nel derby che si è concluso 2 – 0 nel 28 ottobre 1979: “È una leggenda – ammette il campione – Beppe, che era milanista ma mi voleva bene, sentì questa frase uscendo da San Siro quel pomeriggio e la usò nel suo servizio per la Domenica Sportiva. Fui onoratissimo”. (Agg. di Fabiola Iuliano)
TUTELARE APPIANO GENTILE
Tra poche ore sulle frequenze di Italia 1 va in onda la seconda puntata del programma comico Big Show condotto da Andrea Pucci. Tra gli ospiti di questa settimana spicca l’ex calciatore e beniamino dei tifosi dell’Inter a cavallo tra la fine degli anni Settanta ed Ottanta, Evaristo Beccalossi. Un simbolo dell’Inter molto amato per le sue straordinarie capacità di saltare l’uomo e calciare in porta con un sinistro velenoso. In una recente intervista rilasciata al quotidiano Il Corriere di Como, Beccalossi ha espresso il proprio pensiero sulla possibilità che l’Inter possa lasciare lo storico quartier generale di Appiano Gentile in ragione della costruzione di un nuovo centro sportivo. Queste le parole dell’ex numero dieci nerazzurro: “Di primo impatto mi verrebbe da dire che grandi società come l’Inter è giusto che guardino alla programmazione futura e a progetti importanti. Ma allo stesso tempo sarei felice se si trovasse il modo di tutelare quelle che sono state importanti pagine di storia scritte proprio ad Appiano Gentile”.
EVARISTO BECCALOSSI ED IL RICORDO DI BERSELLINI
Il mondo del calcio italiano ha perso un suo storico protagonista come l’allenatore Eugenio Bersellini alla cui dipendenza si è ritrovato proprio Evaristo Beccalossi. L’ex numero dieci nerazzurro intercettato dai microfoni del quotidiano sportivo La Gazzetta dello Sport, ha voluto dare il proprio ricordo di un grande sportivo ed uomo che ha fatto della tenacia e della disciplina i propri punti di forza. Beccalossi nello specifico ha rimarcato: “Per il nostro gruppo degli anni Ottanta è stata una persona determinante, a livello calcistico e umano. Era un uomo che cercava di far capire a ragazzi di 20-22 anni cosa serviva per fare qualcosa di importante nel calcio. È stata una persona che non mi ha mai mollato un attimo. All’apparenza sembrava un sergente di ferro ma era un uomo di una bontà incredibile, con lui ho fatto gli anni più belli della mia carriera”. Insomma, per Beccalossi mister Bersellini è stato un vero e proprio punto di riferimento.