Il film horror ispirato al massacro di Jonestown è stato diretto e sceneggiato da Ti West. La produzione è stata firmata da Eli Roth e Peter Phok e il montaggio è stato realizzato dallo stesso regista con le musiche della colonna sonora che sono state composte da Tyler Bates. Il film è stato prodotto negli Stati Uniti nel 2013 con la durata di 80 minuti circa. Il movimento religioso fondato da Jim Jones era definito il Tempio del Popolo e prevedeva un abbandono dei beni materiali e della tecnologia, per un più sincero e genuino contatto con la natura. Il culto, tuttavia, era caratterizzato da una vera e propria dittatura, più che da una guida spirituale, rappresentata dalla figura del reverendo Jones, che indottrinava i suoi adepti e rendeva la vita difficile a tutti coloro che desideravano allontanarsi dalla comunità. La comunità di Jonestown entra però nella storia per il fanatismo e per il terribile suicidio di massa orchestrato e ordinato dal reverendo Jones, avvenuto per avvelenamento da cianuro il 18 novembre 1978. Si stima che i morti siano stati 909. Oltre a The Sacrament, altri tre film si ispirano alla vicenda di Jonestown: Il massacro della Guyana (1979), Mangiati vivi! (1980) e Vivere nel terrore (1988). The Sacrament narra vicende molto simili all’evento preso in questione, modificando però molti eventi, a partire dall’intervista alla giovane adepta: un pretesto per raccontare più da vicino la vita della comunità. Anche il nome del Padre viene taciuto, sebbene sia ispirata direttamente a Jim Jones.



LE PAROLE DEL REGISTA

Dopo The House of the Devil e The Innkeepers, con The Sacrament il regista Ti West torna a investigare sui culti religiosi con una pellicola che ricorda molto la storia del massacro di Jonestown, avvenuto il 18 novembre 1978, in cui persero la vita 909 persone. “Ho usato questa vicenda come modello perché nella storia americana è diventata parte della cultura pop. Le persone non sanno molto di quello che è successo, ma quando scopri di più… è una delle cose più intriganti e tragiche che è successa nella storia americana nel XX secolo. Sono sempre stato affascinato da questo fatto. Così l’ho usato come modello perché mi sono accorto che un sacco di temi che hanno spinto la gente ad aderire al Tempio del popolo negli anni ’60 e ’70 sono ancora oggi rilevanti. Ciò che colpisce riguardo al Tempio del popolo e a Jonestown, e che ho cercato di portare in questo film, è che sono persone normali quelle che sono state ingannate e sfruttate”, ha detto il regista intervistato da Virginie Sélavy durante il London Film Festival a ottobre 2013.



NEL CAST AMY SEIMETZ

The Sacrament, il film in onda su Rai 4 oggi, mercoledì 4 ottobre 2017 alle ore 22.45. Una pellicola horror con Amy Seimetz, Joe Swanberg, Kate Lyn Sheil, AJ Bowen, Kentucker Audley. Prodotto negli Stati Uniti da Eli Roth e Ti West, colonna sonora di Tyler Bates. La scelta del cast coinvolge l’attrice, regista e sceneggiatrice Amy Seimetz, recentemente vista in Alien: Covenant, di Ridley Scott, e un meno noto Joe Swamberg, anch’egli attore e sceneggiatore, recentemente comparso in Un weekend al limite. Il film è ispirato a una drammatica vicenda realmente accaduta e tristemente nota come “Massacro di Jonestown”. Jonestown era il nome con cui era definito il People’s Temple Agricultural Project, una piccola comunità del Guyana da cui il regista ha preso spunto per la realizzazione di The Sacrament. Ma vediamo adesso nel dettaglio la trama del film.



THE SACRAMENT, LA TRAMA DEL FILM

La storia narra le vicende e il lavoro del giornalista Sam e del suo cameraman Jack, che, su richiesta di Patrick, un uomo desideroso di rincontrare la sorella, deicide di andare a farle visita nella comunità religiosa nella quale si è isolata per sconfiggere la tossicodipendenza, per intervistarla e capire cosa l’ha spinta a ritirarsi lì. Si tratta di una comunità povera, pacifica, ma anche molto chiusa e protetta, diffidente nei confronti degli intrusi e guidata da un capo spirituale chiamato “Padre”. Qui i giornalisti intervistano alcuni membri della comunità, raccogliendo testimonianze ed esperienze di vita di persone che hanno deciso di abbandonare la tecnologia e i beni materiali per avere un maggiore contatto con le cose genuine della vita. Non tutti, però, sembrano entusiasti della vita nella piccola comunità e alle orecchie di Sam arrivano alcune lamentele inquietanti che svelano il dispotismo del “Padre” e della sua crudeltà nei confronti di chiunque non segua le regole da lui imposte. Inizia così una serie di indagini per portare alla luce i vizi, i segreti e le ombre che si celano dietro alla pace illusoria della comunità, dove i membri finiscinono per diventare vittime della loro stessa ingenuità e del bisogno disperato di avere un leader. Leader che, giocando a fare Dio, li porterà a compiere gesti disperati.