Questa sera, venerdì 6 ottobre, alle 23.05 su Rai 2 torna in prima tv Elementary, la serie che racconta le avventure del moderno Sherlock Holmes, il celebre personaggio creato da Sir Arthur Conan Doyle, interpretato dall’inglese Jonny Lee Miller. Al suo fianco ritroviamo la versione femminile di Watson, Joan, che ha il volto della bellissima Lucy Liu. Oggi seconda serata andrà in onda il quattordicesimo episodio dal titolo “Morte in diretta” della quinta stagione della serie. Vediamo qualche anticipazione. Un ex professionista e giocatore di video game su eSports muore dopo essere stato assalito durante una diretta live. Come sempre Sherlock Holmes e Joan Watson affiancheranno la polizia e il loro amico Gregson durante le indagini. Intanto Shinwell chiede a Joan un consiglio, poiché che sua figlia Chivonne ha espresso il desiderio di rivederlo per la prima volta in cinque anni. La figlia ha un serio problema con un gangster di nome Lucien. A quanto pare Lucien è noto per prendere ciò che vuole da chi vuole, anche quando il sentimento non è ricambiato. Lucien vuole obbligare la figlia di Shinwell a una relazione, per questo motivo lei si è rivolta al padre. L’uomo spera così di riavvicinarsi alla figlia, ma le vere intenzioni dea ragazza saranno presto rivelate…
JONNY LEE MILLER PARLA DEL SUO PERSONAGGIO
Jonny Lee Miller è tornato per la quinta stagione nei panni di Sherlock Holmes, nonostante all’inizio la serie avesse ricevuto molte critiche. L’attore inglese è molto legato al suo personaggio: “Credo che sia complicato spiegare il rapporto con il mio personaggio, ma sono entusiasta del suo sviluppo, che è molto lontano dall’immagine stereotipata del detective con pipa e lente d’ingrandimento; inoltre, sono grato a questa serie per il contributo che mi ha lasciato nella vita di tutti i giorni: da quando interpreto Sherlock Holmes, ho iniziato a fare degli esercizi di memoria per mantenere allenato il cervello e vedere le cose in maniera diversa”, ha detto qualche tempo in un’intervista riportata su Serietv.com. Miller ha ammesso però che all’inizio aveva avuto qualche dubbio sulla scelta di ambientare la serie a New York: “All’inizio non ero molto convinto sull’ambientazione, dato che Londra ha da sempre avuto il suo fascino, ma man mano che le riprese andavano avanti, ho capito quanto New York fosse perfetta per la storia e per il personaggi”.