Stasera, venerdì 10 novembre 2017, Rete 4 accoglierà una nuova puntata del programma Quarto Grado, interamente incentrato sui casi di cronaca più celebri, dalle clamorose scomparse ai misteriosi delitti, approfondendo le giornate in Aula nel corso dei processi più importanti. Al timone del rinnovato appuntamento settimanale troviamo sempre la coppia formata da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, che guideranno i telespettatori verso i nuovi casi della serata. È trascorso poco più di un mese da quel 9 ottobre scorso, quando di Renata Rapposelli, pittrice 64enne di Ancona si sono perse misteriosamente le tracce. La donna aveva raggiunto in treno l’appartamento dell’ex marito Giuseppe Santoleri e del figlio Simone a Giulianova. Dopo un iniziale battibecco tra i due ex coniugi per motivi economici, Giuseppe avrebbe riaccompagnato quasi subito la donna indietro, proseguendo la lite anche in auto. A pochi chilometri dal Santuario di Loreto, però l’avrebbe fatta scendere e da qui Renata avrebbe proseguito a piedi. Quella sarebbe stata anche l’ultima volta che l’ex coniuge l’avrebbe vista, prima della denuncia di scomparsa da parte di amici della donna e dell’iscrizione dei nomi di padre e figlio nel registro degli indagati per omicidio e occultamento di cadavere. Ora, il compito degli inquirenti è quello di comprendere quale fosse realmente il rapporto tra Renata e il resto della famiglia al fine di individuare anche un possibile movente.
QUARTO GRADO, ANTICIPAZIONI: IL DUPLICE DELITTO DI TRIFONE E TERESA
Il secondo argomento al centro della nuova puntata di Quarto Grado di stasera, 10 novembre, è rappresentato dal duplice delitto di Trifone Ragone e Teresa Costanza. Il processo sulle morti dei due fidanzati, avvenute il 17 marzo 2015, si è concluso lo scorso mercoledì con la sentenza di condanna a carico dell’unico imputato, Giosuè Ruotolo. Gli otto giudici – due togati e sei popolari – che formavano la Corte d’Assise di Udine, dopo 48 ore di Camera di Consiglio sono giunti faticosamente alla loro decisione portando ufficialmente alla sentenza di primo grado: ergastolo e isolamento diurno per due anni. La decisione della Corte va pienamente a confermare la richiesta avanzata dalla pubblica accusa nel corso del lungo dibattimento culminato con la requisitoria durata due giorni. Dunque, Giosuè Ruotolo sarebbe il solo responsabile della morte di Trifone e della fidanzata Teresa, secondo l’accusa determinata dalle rivalità professionali nei confronti del giovane ex militare e per la gelosia nei confronti della ragazza siciliana. Grande la soddisfazione delle due famiglie che però non possono certamente nascondere l’immenso dolore per non poter più riavere i propri cari.