L’INTERVISTA

Massimo Lopez e Tullio Solenghi si riconfermano imitat(t)ori di prim’ordine. Divertentissimi i loro sketch dal sapore vintage ma mai stantio. “Siete famosi per i vostri show da tutto esaurito. Come fate?”. “Nell’immaginario collettivo, il teatro è una rottura. Ecco perché siamo soliti prendere in giro certe dinamiche un po’ troppo teatrali, per l’appunto. La tv ci ha aiutati”. Il placoscenico è molto diverso da uno studio televisivo: “Succedono veramente delle cose pazzesche. Un giorno venne a vederci un gruppo di turisti stranieri con tanto di traduttore al seguito: le loro risate erano a scoppio ritardato”. Quanto ad Anna Marchesini, i 2/3 del Trio la ricordano con le sue stesse parole: “Voglio invecchiare in teatro, con voi. non voglio e non posso dilungarmi, posso solo dire che il pensiero che queste lucine si spegneranno è melanconicissimo“. La loro autotriografia è assolutamente da recuperare. [agg. di Rossella Pastore]



IL MASSIMO LOPEZ – TULLIO SOLENGHI SHOW

Nella nuova puntata di Che tempo che fa, in onda questa sera su Rai 1 per la conduzione di Fabio Fazio saranno presenti Tullio Solenghi e Massimo Lopez che in questi mesi stanno girando l’Italia in lungo in largo con il loro esilarante spettacolo intitolato Massimo Lopez – Tullio Solenghi Show. Di questo spettacolo Tullio Solenghi ha parlato in un’intervista rilasciata a L’Avvenire: “I giovani? Si divertono con i nostri duetti: Frank Sinatra-Dean Martin già testato in tv a Tale e quale Show. E dopo lo storico Wojtyla Massimo ora fa Bergoglio e io Ratzinger, i Papi che da buoni amici stanno tutte le sere a cena assieme. La Marchesini? C’è un un momento dello spettacolo in cui io leggo una poesia indiana e il pubblico sa che lì dentro a quel testo c’è Anna… A quel punto parte una scarica di adrenalina che dal palco arriva fino all’ultima fila della platea e ci ritorna indietro con un applauso che ce la restituisce… Sarò sempre grato al nostro pubblico, per non aver mai smesso di aprirci la porta e farci rientrare, tutti e tre, nelle loro case”.



QUELLA SANTA MESSA A SANT’ILARIO

Nella stessa intervista Tullio Solenghi ha avuto anche l’occasione di affrontare tantissimi altri argomenti raccontando come ad avere la certezza di poter essere un uomo di spettacolo l’abbia avuta durante la celebrazione di una Santa Messa: “L’imprimatur me lo diede un momento di sacralità: la Santa Messa che alla domenica servivo da chierichetto con mio fratello nella parrocchia di Sant’Ilario. Quando vidi tutta quella gente dall’alto dell’altare durante la celebrazione del matrimonio di Alberto Lionello capii che la mia investitura attoriale stava arrivando dall’Alto..”. Infine, ha voluto fare un bilancio della propria vita rimarcando una certa soddisfazione: “Se questa era la vita che volevo? Assolutamente sì. E se dovessi fare un bilancio, beh direi che sono andato oltre le mie aspettative. Ho ricoperto ogni ruolo, adesso mi manca solo il circo. Anzi se gli Orfei mi chiamano… io sono qui a disposizione”.

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