Sarà ospite di Domenica In per testimoniare l’importanza della prevenzione, Rosanna Banfi. La figlia del grande Lino lo farà con la consapevolezza di chi otto anni fa è riuscita ad avere la meglio nella battaglia più difficile: quella contro un tumore al seno che rischiava di sottrarla ai suoi affetti più cari. Rosanna Banfi è stata uno dei volti della campagna di prevenzione messa in campo nel mese di ottobre dalla Regione Lazio. Queste le sue parole in un video che ha riscosso molto successo:”Sono qui per ricordarvi che se ne può uscire fuori: se ne esce sane e belle come prima e meglio di prima perché abbiamo dentro un’altra forza. Però dovete andarci, dovete farvi visitare, non dovete aver paura soprattutto: perché è la paura che uccide più del cancro. Ve lo dico davvero col cuore, affinché altre donne non si ammalino, affinché altre donne guariscano”. Un messaggio condiviso anche da papà Lino Banfi, che con la sua comicità innata ha ribadito l’importanza di sottoporsi a controlli medici perché “prevenire è meglio che soffrire”.
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ROSANNA BANFI E IL CANCRO, NO ALLA PAURA DELLA PREVENZIONE
L’impegno della figlia di Lino Banfi contro il tumore è costante, come avrà modo di sottolineare la stessa Rosanna intervenendo a Domenica In. Una scelta dovuta con ogni probabilità all’esperienza vissuta sulla propria pelle, che ha convinto la figlia di nonno Libero ad impegnarsi in prima persona in favore della prevenzione. Qualche tempo fa, sul sito di Donna Moderna, Rosanna Banfi si esprimeva in questi termini:”Vorrei prima di tutto rivolgermi alle donne che hanno un brutto rapporto con la prevenzione: rimandare i controlli, non voler sapere o far finta di niente può giocare brutti scherzi, quando invece oggi gli strumenti sono talmente avanzati che diagnosticano subito un minimo nodulo sospetto. Senza dolore né altri traumi”. Rosanna Banfi ha spiegato che “tante donne sono terrorizzate alla sola idea di sottoporsi all’ecografia al seno, per il timore che si scopra qualcosa di incurabile; ma vorrei ricordare loro che più i controlli sono regolari più si esorcizza la paura della malattia”.