Sul caso dell’onorevole Caruso si è espresso anche il deputato Antonio Razzi, volto noto della politica italiana. Le Iene sono riuscite a intervistarlo e a sentire la sua opinione in merito ai presunti brogli elettorali riguardanti le votazioni degli italiani residenti all’estero per eleggere i candidati che, a loro volta, risiedono all’estero. La procedura è molto semplice: ogni residente all’estero riceve la propria scheda elettorale, che provvede a siglare secondo la sua preferenza. Queste schede vengono poi girate al Consolato, il quale, a sua volta, le spedisce una ad una in Italia. Le Iene, però, hanno dimostrato che moltissimi residenti all’estero non hanno mai ricevuto queste schede elettroali. Il motivo? Alcuni politici le compravano, le trafugavano e le facevano sparire semplicemente corrompendo qualche uomo-chiave, magari anche il postino. Antonio Razzi, sentito sulla questione ha delineato uno spaccato alquanto drammatico: ‘Il problema è che per quanto riguarda le elezioni dei candidati esteri non c’è alcun controllo. – ha detto il senatore – Chiunque può manomettere le schede elettorali, è semplicissimo.’



PIZZICATO ANCHE IL SENATORE?

Con lucidità Razzi ha messo in evidenza alcune falle del sistema politico elettorale, reso evidente dal caso dell’onorevole Caruso. Quest’ultimo, colto sul fatto, è sembrato non aver preso bene il servizio de Le Iene: con una serie di improperi e di minacce ha ricoperto i giornalisti Mediaset, sintomo di un evidentissimo disagio per una situazione a dir poco torbida. Ma le stesse Iene sono andate avanti nell’intera questione e hanno desiderato approfondire anche la posizione di Razzi stesso. Dopo aver ascoltato un testimone per il caso Caruso, i giornalisti Mediaset hanno desiderato ascoltare una persona che aveva in passato lavorato proprio con Antonio Razzi. L’ex portavoce del senatore, Massimo Pillera, ha dichiarato che lo stesso Razzi aveva svolto la medesima procedura durante una ‘maccheronata’ nei pressi di Zurigo. Il Dott. Pillera ha mostrato le foto dei plichi aperti davanti a Razzi durante la festa, plichi ovviamente già siglati a suo favore. Razzi davanti alle telecamere ha negato tutto ammettendo, fra l’altro, un’altra colpa: ‘Non lo state a sentire, non veniva mai a lavorare e pensare che gli davo 2.000,00 euro al mese, cash… lo pagavo un sacco di soldi, tutto al nero. Qui potete vedere il video completo de Le Iene.



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